Il Cagliari batte un’Inter in crisi: ora Spalletti rischia il terzo posto
La lunga guerra mediatica con Mauro Icardi, le polemiche dopo Firenze e il fiato sul collo delle rivali nella corsa Champions League stanno logorando l'Inter di Luciano Spalletti. La sconfitta contro il Cagliari, autore di una partita perfetta per almeno 75 minuti, conferma dunque il momento negativo dei milanesi che ora rischiano anche di vedere il Milan prendere il terzo posto in classifica e la Roma arrivare anche lei a quota 47 punti. Soffocata dalla vivacità dei sardi e scolastica nelle sue geometrie di gioco, la formazione nerazzurra ci ha provato senza fortuna nel finale prima del rigore fallito da Barella. Al di là dell'errore dal dischetto del suo centrocampista, Maran può sorridere di fronte all'ottima prova dei suoi a a tre punti decisamente meritati.
Dominio Cagliari
Il Cagliari ritrova Joao Pedro dopo la squalifica e schiera Barella dietro al brasiliano e a Pavoletti. Spalletti conferma quasi tutta la squadra che ha perso a Firenze. L'unica novità è Asamoah al posto di Dalbert. L'avvio dei sardi è aggressivo e Handanovic suda freddo già al decimo minuto su un tentativo di Ionita. Dopo un tentativo di Perisic e il commovente omaggio a Davide Astori, i rossoblu vanno ancora vicini al bersaglio grosso con Joao Pedro. Il gol è però nell'aria è arriva al 31esimo, quando un colpo di testa in mischia di Ceppitelli sorprende un incolpevole Handanovic.
L'Inter è lenta nel far girare palla, fatica a contenere gli uomini di Maran e barcolla davanti a Faragò che si mangia il raddoppio, dopo il miracolo di Handanovic su Joao Pedro. Meritamente in svantaggio e in evidente crisi d'identità, la squadra di Spalletti riesce però a trovare il pareggio. Il merito è tutto di Lautaro Martinez, che batte Cragno di testa dopo un cross dalla destra di Nainggolan. L'equilibrio dura soltanto cinque minuti, perché è lo splendido gol di Pavoletti a riportare avanti il Cagliari e ad accompagnare le squadre negli spogliatoi.
L'Inter sbatte sul palo
Il secondo tempo lo apre un destro alto di Lautaro Martinez: la prima risposta nerazzurra al dominio sardo dei primi 45 minuti. Il Cagliari continua nel suo feroce pressing, anche se i nerazzurri costruiscono meglio e creano anche l'opportunità per il 2-2 con Politano: vanificato dall'intervento decisivo di Cragno. Spalletti muove la panchina e decide per il primo cambio al 68esimo: fuori uno spento Vecino e dentro Borja Valero. Maran risponde con Bradaric al posto di Cigarini.
Complice un avversario stanco dal grande pressing, l'Inter in questa fase del match riesce a far girare meglio il pallone anche se fatica a scavalcare il muro difensivo dei sardi. Senza Mauro Icardi è sempre e solo il "Toro" Martinez a mettere in apprensione la difesa cagliaritana. L'argentino si muove bene nello stretto e si fa valere anche sui palloni alti, come al 78esimo quando colpisce di testa mandando sul fondo. L'assedio finale dei milanesi produce una conclusione alta di Borja Valero e un tiro di Lautaro deviato da Cragno sul palo. Due emozioni prima del rigore calciato in curva da Barella e del triplice fischio dell'arbitro.