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Il Bayern Monaco vince la sesta Bundesliga di fila: Heynckes è ‘immortale’

Non era mai successo che un club trionfasse per sei volte di fila nel campionato tedesco: la forza e la qualità del club bavarese sono evidenti e l’inizio di stagione balbettante è stato cancellato dal cambio di panchina, le vittorie e i punti. Una macchina da guerra che ora punta ad imporsi su tutti i fronti: e se il “giovane” Jupp riuscisse ad imporsi, di nuovo, anche in Champions League? Problemi del successore.
A cura di Vito Lamorte
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Il Bayern Monaco ha vinto il sesto Meisterschale di fila ma questa volta ha un sapore molto diverso: è stato un dominio assoluto da parte dei bavaresi, che annoverano la squadra più forte della Bundesliga, ma l'inizio di stagione aveva portato con sé diversi problemi in campo e nello spogliatoio che hanno portato all'esonero di Carlo Ancelotti e al ritorno in panchina di Jupp Heynckes. Sì, proprio lui. La vittoria in casa dell'Augsburg per 4 a 1 grazie alle reti di Tolisso, James, Robben e Wagner ha soltanto suggellato un cammino che dall'arrivo del tecnico tedesco ha visto solo due battute d'arresto, un pareggio e 18 vittorie: un ruolino terrificante per chiunque.

L'allontanamento del tecnico italiano era stato visto come un capriccio da parte di una fetta di spogliatoio avversa ai suoi metodi ma, con il passare del tempo, i risultati hanno dato ragione alla dirigenza: Josef, detto Jupp, da Mönchengladbach ha rimesso in piedi la corazzata e da quel momento non c'è stata più gara. Aveva smesso, non voleva saperne più di allenare, ma non si resiste alla chiamata del Bayern. Uli Hoeness racconta da sempre che il suo errore già grande da dirigente del club bavarese è stato quello di esonerare Heynckes nel 1991: fortuna ha voluta che dopo quell'episodio Jupp vivesse altre tre epoche con il Bayern, compresa quella attuale e la sua valutazione è caduta nel dimenticatoio dopo averlo richiamato sia nel 2011 che quest'anno. Per il tecnico sarebbe la Bundesliga numero quattro dopo quelle del 1988/1989, 1989/1990 e 2012/2013.

Un rullo compressore: nessuno può fermare il Bayern

La vittoria a cinque giornate dalla fine del campionato fa capire come nemmeno la partenza con handicap è riuscita a fermare questa squadra che annovera tra le sue fila gente come Robert Leawandowski, che ha realizzato 26 goal in 26 presenze, Thomas Muller e James Rodriguez, che hanno messo a referto rispettivamente 11 e 9 assist; e calciatori del calibro di Arturo Vidal, Arjen Robben, Corentin Tolisso, Javi Martinez, Franck Ribery, Mats Hummels, Joshua Kimmich, David Alaba e tanti altri. Si tratta del titolo 28 per il Bayern Monaco: magari non è il più sudato ma nessuno era mai riuscito a vincere consecutivamente il campionato tedesco per sei stagioni.

Il Bayern può puntare alla Champions?

Jupp Heynckes è un cannibale e riesce a inanellare record anche nelle sua versione europea miete record. Il Bayern Monaco mercoledì ha sbancato il Sanchez Pizjuan di Siviglia, battendo per 2-1 la squadra di Montella, e non si è trattata solo della prima vittoria di un club tedesco in questo stadio in dodici precedenti ma della dodicesima vittoria consecutiva del 72enne tecnico in Champions League: nessuno prima era riuscito a fare lo stesso.

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Il "giovane" Jupp ha migliorato il record di vittorie consecutive in Champions e alle 5 vittorie della stagione 2012/2013, quando alla guida ancora del Bayern mise il trofeo in bacheca battendo in finale il Borussia Dortmund, ha sommato le 7 vittorie di fila di questa edizione del torneo continentale. Adesso è in piena corsa per conquistare magari un nuovo record, ovvero quello di tecnico più anziano a vincere la Champions che è detenuto da Raymond Goethals, vincitore nel 1993 del trofeo all'età di 71 anni. E se il "giovane" Jupp riuscisse ad imporsi, di nuovo, anche in Champions League? Problemi del successore: per delucidazioni chiedere a Pep Guardiola.

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