Il Barcellona ha deciso: il dopo Messi si chiama Paulo Dybala

La Juventus deve correre ai ripari, il Barcellona vuole Paulo Dybala. No, non si tratta di una richiesta di mercato a scoppio ritardato, bensì anticipato, molto anticipato. Perché in quel di Barcellona si sta già ragionando sull'avvenire e sul dopo Messi. Non che la Pulga sia in discussione, ma il club azulgrana sta provando a raffigurarsi come sarà quando l'argentino forzatamente dovrà salutare per limiti raggiunti d'età. E in Spagna sono quasi sicuri che il dopo Messi si chiami Dybala, altro argentino, altra stella, altro giocatore che fa innamorare le folle.
Dalla Pulga alla Joya il passo potrebbe essere breve perché il filo conduttore è semplice: il talento. Immenso quello di Leo che a Barcellona ha trovato casa, famiglia, fortuna. A suon di prestazioni epocali, valanghe di gol e successi in azulgrana come nessuno mai. Laureandosi il migliore, sfidando a duello l'altro fenomeno degli anni 2000, Cristiano Ronaldo, in attesa di colmare la sua unica e ultima lacuna, quella in Nazionale.
Messi è il presente, ma Dybala rappresenta il futuro del Barcellona. Poco conta se oggi è un punto di riferimento della Juventus, c'è tempo. La Joya vestirà i colori dei catalani, in Spagna sono sicuri. Ha conquistato tutti anche sul piano internazionale, il giovane Paulo Dybala con la Seleçion e poco importa se il suo esordio dal primo minuto con l’Argentina sia stato macchiato da un’espulsione troppo severa. La Joya sta impressionando per qualità e personalità, tanto che il Barcellona ha già deciso che è lui il giocatore giusto per ricevere il testimone di Leo Messi.
Il Barca vuole puntare su Dybala qualora la pulce dovesse avere qualche cedimento fisico, visto che va verso i 30 anni, per evitare scossoni e cambiamenti: dopotutto la classe cristallina c'è. Con la maglia della nazionale al momento, Messi il testimone lo ha già ricevuto, visto che proprio la Pulga era stato l’altro argentino espulso all’esordio, così come successo a Dybala contro l’Uruguay. Segni di un destino da campioni. Anche se ci sarà da fare i conti con il classico terzo incomodo che si chiama Juventus. Un problema che non sarà assolutamente da poco.