ICC 2018: la Juve non fa ‘Favilli’ ma ha Clemenza. Benfica ko ai rigori
Dopo la vittoria all'esordio contro il Bayern Monaco per la Juventus contro il Benfica arriva il secondo successo nell'International Champions Cup. Alla Red Bull Arena di Harrison dopo l'1-1 dei tempi regolamentari sono serviti i calci di rigore per decidere un match nel quale i lusitani nel primo tempo si erano fatti preferire ai bianconeri sprecando però le diverse occasioni create. Nella ripresa invece, quando la Signora completamente rivoluzionata dai cambi di Allegri sembrava avesse preso in mano il pallino del gioco, con una perla su calcio di punizione del terzino spagnolo Alejandro Grimaldo è arrivato il gol che portava in vantaggio i portoghesi.
A sei minuti dal novantesimo ci ha pensato però un altro talentino del settore giovanile bianconero, Luca Clemenza, a pareggiare i conti con un gran gol a conclusione di una pregevole azione personale che manda le due squadre ai rigori dove la Juve avrà la meglio grazie al penalty decisivo realizzato da Alex Sandro. Detto ciò andiamo quindi a vedere quali sono stati i duelli più interessanti visti in campo alla Red Bull Arena di Harrison,in questa seconda giornata dell'International Champions Cup tra la Juventus di Massimiliano Allegri e il Benfica di Rui Vitoria.
Bene Cancelo sia da terzino che da attaccante, ma la scena è tutta di Grimaldo
Dopo il debutto nell'insolito ruolo di esterno d'attacco sul lato sinistro del tridente offensivo, Massimiliano Allegri contro il Benfica riporta il neoacquisto Joao Cancelo nel più consueto ruolo di terzino destro. Il portoghese, anonimo contro il Bayern Monaco, mette in campo una buona prestazione riuscendo a distinguersi sia in fase difensiva che in quella di spinta, nonostante un primo tempo in cui la formazione portoghese si è fatta preferire tenendo in mano il pallino del gioco concedendo ai bianconeri soltanto qualche ripartenza. Non è un caso le poche occasioni pericolose di marca juventina nascano proprio dalla corsia di destra e dagli inserimenti del laterale ex Inter, facendo soffrire lo spagnolo, cercato in passato dal Napoli, Alejandro Grimaldo.
In avvio di secondo tempo, con l'ingresso di De Sciglio e Alex Sandro, il portoghese viene spostato nuovamente nel ruolo di esterno d'attacco sulla corsia mancina ed è lui accentrandosi a portare i primi pericoli della ripresa verso la porta difesa dal tedesco Odisseas Vlachodimos. Ma a prendersi la scena è il terzino spagnolo del Benfica che al 65′ porta in vantaggio i suoi pennellando una punizione dal limite che non lascia scampo all'incolpevole Perin (subentrato in avvio di ripresa al posto di Szczęsny).
Caldara in difficoltà: testa al mercato?
Nonostante le tante voci di mercato che lo vorrebbero pronto a passare al Milan nell'eventuale scambio con Bonucci, l'allenatore bianconero decide di schierare Mattia Caldara dal primo minuto al centro della difesa bianconera in coppia con il capitano bianconero Giorgio Chiellini (sostituito in avvio di ripresa da un altro possibile partente, direzione Chelsea, Daniele Rugani). Il centrale ex Atalanta però non gioca una grande partita (sostituito a mezzora dalla fine da Benatia che va vicinissimo al pareggio con un colpo di testa che manda il pallone sulla traversa): spesso sorpreso dalla velocità degli attaccanti della formazione lusitana non è perfetto in marcatura, oltre a sbagliare anche qualcosa di troppo in fase di impostazione, apparendo macchinoso e non pienamente concentrato. Proprio da un suo errore nasce la clamorosa occasione sprecata da Gedson Fernandes.
Centravanti a confronto: Favilli non brilla, Ferreyra sfortunato
Dopo la doppietta nella gara contro il Bayern Monaco che ha acceso i riflettori su di lui (sembrava destinato al prestito al Genoa, ma adesso si sono inserite su di lui anche Sampdoria, Udinese e Porto), confermato al centro dell'attacco bianconero Andrea Favilli. Il centravanti arrivato lo scorso mese dall'Ascoli però questa volta, nonostante il grande impegno messo in campo, non brilla: riesce raramente a farsi trovare dai compagni e ad avere palloni giocabili nei pressi dell'area di rigore lusitana.
Meglio il suo alter ego in maglia Benfica: il brasiliano Facundo Ferreyra prima (fino all'infortunio che lo ha costretto ad abbandonare il campo in barella al 40′ del primo tempo) e il cileno Nicolas Castillo poi, entrambi più presenti nel match e in grado di tenere in costante apprensione la retroguardia bianconera, con quest'ultimo che ha il merito di guadagnarsi la punizione da cui nascerà il gol capolavoro di Grimaldo. Nei 15 minuti della ripresa in cui rimane in campo, grazie anche ai cambi effettuati da Allegri, il giovane centravanti bianconero viene maggiormente coinvolto nella manovra trovando anche il modo di andare alla conclusione verso la porta avversaria prima di lasciare spazio al subentrante Beltrame.
Cervi e Salvio spine nel fianco. Anonimi Bernardeschi e Pereira, perla per Clemenza
La vera differenza tra le due squadre nel match della Red Bull Arena l'hanno fatta gli esterni d'attacco. Sempre propositivi e abili nel puntare il diretto avversario per quel che riguarda quelli in maglia Benfica, Franco Cervi ed Eduardo Salvio, mai nel vivo del gioco e autori di una prestazione anonima quelli a cui ha deciso di affidarsi Massimiliano Allegri in avvio di gara, vale a dire Federico Bernardeschi e il giovane brasiliano Matheu Pereira.
Nella ripresa però, a causa dei tanti cambi che hanno rivoluzionato le due formazioni, l'attacco bianconero risulta essere più vivace di quello lusitano. Il movimento degli esterni juventini (Bernardeschi e Joao Cancelo) permettono di aprire spazi nella difesa delle Aquile consentendo a centrocampisti di inserirsi con continuità e trovarsi a tu per tu con l'estremo difensore avversario. Ma è l'ingresso del giovane Luca Clemenza al posto dell'ex Fiorentina a lasciare il segno nel match: è l'esterno classe '97 ad inventarsi il gran gol che vale il pareggio bianconero.