ICC 2018: Andrè Silva regala la vittoria al Milan contro il Barcellona. Romagnoli al top
Ha sempre un sapore speciale veder giocare Milan e Barcellona, anche in una notte d’estate a Santa Clara negli Stati Uniti d’America nella strana International Champions Cup. Tra rossoneri e catalani termina con il punteggio di 1-0 in favore dei ragazzi di Gattuso grazie ad un gol nel finale di Andrè Silva (non uno dei migliori in campo nonostante il gol). Una gara giocata a ritmi abbastanza bassi nel primo tempo con il Milan che è rimasto molto a guardare la manovra dei blaugrana sempre molto intraprendenti a centrocampo e soprattutto sulle fasce con un Semedo assolutamente scatenato. Meglio nella ripresa i rossoneri.
Una partita che però ha messo in evidenza ancora una volta le difficoltà della squadra di Gattuso di riuscire a contenere le avanzate in velocità degli avversari che hanno spesso bucato la retroguardia italiana. A fare bella figura è stato soprattutto Sergi Roberto che ha messo praticamente in ombra Locatelli in odore di cessione in direzione Sassuolo ma letteralmente imbambolato contro la squadra di Valverde. Tra i migliori in campo sicuramente Semedo al pari di Sergi Roberto, male invece R.Rodriguez, ancora fuori condizione al pari proprio del giovane centrocampista italiano. Si salva nel Milan soltanto Romagnoli. Vediamo dunque nel dettaglio i top e i flop della gara analizzato per scontri ruolo per ruolo.
Romagnoli e Calhanoglu al top nel Milan
Con i vari Suso, Kessie e Cutrone visibilmente in difficoltà contro l’assetto tattico costruito da Valverde per evitare al Milan di salire pericolosamente per vie centrali, a salvarsi in una partita che si è giocata praticamente ad una porta sola, è stato Alessio Romagnoli. Lui che dovrà guidare la prossima difesa rossonera al fianco di Caldara, è stato capace di riuscire a contenere i movimenti di Paco Alcacer non concedendogli mai spazi, lasciando sempre spalle alla porta senza possibilità di manovra.
Una partita, quella dell’ex Roma e Samp che ha messo in evidenza ulteriormente la grande crescita di un ragazzo che al fianco di Bonucci, in una sola stagione, ha guadagnato sicurezza e personalità. Bravo anche nel riuscire molte volte ad andare a mettere una pezza sugli inserimenti paurosi di Malcom che come una saetta si avvicinava minaccioso dalle parti di Donnarumma colpendo anche un palo nel primo tempo. L’unico a salvarsi nel Milan al pari di Calhanoglu in una condizione fisica invidiabile, grande protagonista anche in fase di copertura e autore dell'assist ad Andrè Silva per il gol nel finale.
Sergi Roberto fa girare la testa a Locatelli
Due formazioni apparentemente a specchio, ma che dietro nascondevano delle insidie. Il 4-3-3 di Valverde contro quello di Gattuso, poteva contare su un giocatore che per l’occasione indossava anche la fascia da capitano. Stiamo parlando di Sergi Roberto che lì nel mezzo, nei tre catalani di centrocampo, ha fatto il fenomeno andandosi a prendere palla in difesa, abbassandosi sulla linea delle retroguardia e smistando palloni sugli esterni dove i vari Semedo e Miranda si muovevano quasi come delle macchine automatiche.
In questo giro di manovra perfetta dei catalani, ne ha pagato le conseguenze il povero Locatelli che a centrocampo ha faticato tanto con Sergi Roberto che spesso andava anche a chiudere la sua linea di passaggio facendogli anche sbagliare passaggi di due metri. Mai serviti in verticale i vari Cutrone e Suso che hanno dovuto più che altro lavorare sui servizi degli esterni.
Quante difficoltà per Rodriguez con lo scatenato Semedo
Vuoi un po’ per le fatiche della preparazione dopo il ritorno dalle vacanze post Mondiale, vuoi perchè il gran caldo, con i carichi di lavoro, non permetteva ai giocatori di esprimersi al meglio. Sta di fatto che la gara di Ricardo Rodriguez, reduce da Russia 2018 con la Svizzera, ha visto l’ex Wolfsburg sempre in difficoltà contro un Semedo che sembra già rodato ai livelli di novembre-dicembre.
Una condizione fisica invidiabile quella dell’esterno dei catalani che ha mandato in tilt lo svizzero costretto spesso a farsi dare una mano in raddoppio da Romagnoli che si è diviso in quattro. Sovrapposizioni, cross e passaggi filtranti, senza considerare gli inserimenti in orizzontale, hanno costretto la retroguardia milanista a rintanarsi in difesa e non scoprirsi per limitare i danni delle manovra catalana.
Che acquisto Malcom! Un vero rimpianto per la Roma
Trovare un difetto a questo Barcellona è pressoché difficile anche se la vena realizzativa, soprattutto dei nuovi, è ancora da limare. E allora ecco che gente come Malcom, ultimo gioiello della campagna acquisti del Barcellona, è riuscito a farsi riconoscere nonostante la poca precisione sotto porta. E’ stato il vero punto di riferimento offensivo della manovra di Valverde che ha deciso di convergere tutti i palloni sui piedi del brasiliano che ha mandato in tilt i vari Calabria e Musacchio.
Rapidità, scaltrezza e intelligenza tattica, fanno di questo calciatore un vero e proprio fenomeno dei catalani. Un valore aggiunto del Barcellona capace di partire larghissimo, quasi sulla linea di fondo, un po’ alla Neymar, per poi entrare con una velocità pazzesca nel vivo del gioco e sorprendere sul tempo gli avversari, in questo caso Calabria. Giocatore assolutamente pazzesco.