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Icardi trascina l’Inter: Fiorentina ko per 4-2 a San Siro

Una doppietta dell’argentino, nuovo capocannoniere della Serie A insieme a Dzeko, e le reti di Brozovic e Candreva permettono all’Inter di continuare la serie positiva in casa dopo le vittorie con Crotone e Torino. Fiorentina sempre in partita ma l’espulsione di Gonzalo Rodriguez penalizza parecchio gli uomini di Sousa. Ilicic in grande spolvero.
A cura di Vito Lamorte
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Mauro Icardi trascina l'Inter contro la Fiorentina e permette ai nerazzurri di scavalcare la Viola in classifica. Partita frizzante e veloce fin dall'inizio con le due squadre che non snaturano mai il loro modo di giocare e danno vita a novanta minuti molto divertenti. La Fiorentina recrimina, giustamente, per qualche decisione di D'Amato ma, alla fine, la vittoria dei nerazzurri è meritata. L'Inter si è complicata la gara per l'ennesima volta ma è riuscita a portare a casa tre punti fondamentali: adesso è a -8 dal terzo posto.

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Primo tempo. L'Inter parte fortissimo e al 2′ è già in vantaggio: cross dalla sinistra di Ansaldi, Icardi appoggia verso il limite dell'area dove arriva in corsa Marcelo Brozovic che batte Tatarusanu con un destro forte e preciso sotto la traversa. La squadra di Pioli pressa alta e non concede grandi spazi ai trequartisti di Sousa (Ilicic, Tello e e Bernardeschi). Al minuto 9 arriva il raddoppio: Brozovic resiste ad una carica di Badelj e appoggia per Ansaldi che a sua volta serve Perisic. Il laterale croato cross di prima, Tatarusanu non è incisivo nella respinta e Candreva deve solo toccare in rete. L'Inter trova la terza rete al 19′ con Mauro Icardi: Candreva serve in profondità il numero 9 che con una finta fa fuori, nettamente, Gonzalo Rodriguez, si aggiusta la palla e di destro batte il portiere viola. La squadra meneghina è quasi perfetta nei primi 25 minuti: recupero alto della palla e verticalizzazione repentina per colpire nella zona debole. Nell'ultimo quarto d'ora la Viola prende in mano il pallino del gioco e recrimina per un fallo di Miranda su Gonzalo in area di rigore. Lo spostamento di Ilicic sul versante destro e l'accentramento di Bernardeschi riesce a smuovere un po' la situazione in fase offensiva e accorciano le distanze con Kalinic al 36′: lancio di Badelj per il centravanti della Fiorentina che resiste al ritorno di Candreva e batte di sinistro Handanovic. Gli uomini di Paulo Sousa non demordono e provano a riportarsi in scia ma la prima frazione si chiude sul 3 a 1. Al minuto 45 viene espulso Gonzalo Rodriguez per fallo su Icardi ma il cartellino rosso sembra eccessivo per la distanza dalla porta e per la possibilità di recupero da parte di altri difensori viola.

Fase offensiva dell'Inter nel primo tempo. In giallo gli assist e i goal dei nerazzurri. (fourfourtwo.com)
Fase offensiva dell'Inter nel primo tempo. In giallo gli assist e i goal dei nerazzurri. (fourfourtwo.com)

Molto propositiva la catena di sinistra nerazzurra, composta da Ansaldi e Perisic, che ha sempre messo in difficoltà Salcedo e Tello: i primi due goal dell'Inter sono arrivati proprio da quella fascia. Candreva sembra essere sempre più indispensabile per questa squadra  Curiosità statistiche: l'Inter non segnava 3 goal nei primi 19 minuti in una gara di Serie A dal gennaio 1990: 2 reti di Lothar Matthäus e uno di Jurgen Klinsmann contro il Bologna.

Secondo tempo. Il secondo tempo è molto aperto con le squadre che non si risparmiano: la Fiorentina, nonostante l'uomo in meno, si propone in avanti mentre l'Inter cerca di attirare gli avversari nella sua metà campo e prova a ripartire in contropiede. Joao Mario e Perisic si divorano il quarto goal mentre Miranda rischia il rosso per una manata in faccia a Ilicic. Al minuto 61 la gara si riapre: Ilicic in contropiede batte Handanovic sul suo palo e la gara è più viva che mai. Il portiere nerazzurro non è esente da colpe in questa situazione dato che sembrava già in caduta prima del tiro in porta del fantasista sloveno. I viola non sembrano accusare l'inferiorità numerica e riescono a tenere il palleggio per larga parte della ripresa ma al 90′, proprio nel momento di maggiore sforzo, è ancora Mauro Icardi a chiudere la gara sulla respinta di Tatarusanu dopo un tiro da destra di Perisic. Con la doppietta di stasera l'argentino è a quota 12 reti in campionato ed ora è capocannoniere al pari di Edin Dzeko.

Tutti i passaggi effettuati da Josip Ilicic durante la gara contro l'Inter. In giallo il goal del 3-2. (fourfourtwo.com)
Tutti i passaggi effettuati da Josip Ilicic durante la gara contro l'Inter. In giallo il goal del 3-2. (fourfourtwo.com)

Il gesto. Davanti alla rete del 3-0 di Mauro Icardi non si può rimanere con il cappello il testa. Sarebbe irrispettoso. La palla di Candreva nello spazio è perfetta, il centravanti argentino mette a sedere il suo connazionale e va verso la porta. Maurito non calcia subito, affronta Astori, si porta la palla sul destro e batte Tatarusanu per la terza volta in 19 minuti. Un goal davvero fantastico.

La chiave. Stefano Pioli ha preparato bene la gara e ha cercato sempre di avere un uomo libero sulla fascia mentre prendeva molto in alto la squadra di Paulo Sousa. Il pressing nerazzurro ha messo parecchio in difficoltà i viola. Da queste situazioni sono nate sulla sinistra le prime due segnature. La squadra di Pioli, nonostante la superiorità numerica, nei secondi 45 minuti ha sofferto molto il palleggio della Fiorentina perché ha pagato lo sforzo fatto nei primi 30 minuti e dopo il goal di Josip Ilicic è subentrata la solita paura di vincere che ormai attanaglia questi ragazzi. I migliori per l'Inter sono Mauro Icardi, per le due reti, e Marcelo Brozovic ma non potrà mai esserci più di una tirata sufficienza finché non ci sarà un minimo di costanza nell'arco dei 90 minuti per gli uomini di Pioli. L'argentino è una macchina da goal: il primo è bellissimo ma il secondo è da punta vera. La questione davvero impressionante della squadra nerazzurra è l'altalena su cui si muovono questi ragazzi: questo è il nodo su cui il tecnico emiliano dovrà lavorare per far fare il salto di qualità. Ancora problemi nella fase difensiva: Miranda non è il solito muro e Ranocchia non riesce ad essere tranquillo mentalmente. Escluso Murillo dopo la prestazione in Israele di giovedì.

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