Rinnovo Icardi-Inter, parla Moratti: “Giusto l’aumento di ingaggio a Mauro, credo resterà”
E' il tema caldo del momento: Mauro Icardi e l'Inter continueranno insieme o si tratta dell'ultima stagione del bomber argentino in nerazzurro? La risposta arriverà alla fine della attuale sessione invernale in cui sia il club che la moglie-procuratrice dell'argentino scioglieranno tutti gli attuali dubbi che stanno creando più di una frizione.
Il problema è noto: la gestione Wanda Nara non piace a molti, ma Icardi ha ribadito fortemente di essere soddisfatto della consorte e il ritornare costantemente al rinnovo e alla ridiscussione dell'ingaggio ogni 8-10 mesi non sembra rappresentare una forzatura alla società nerazzurra. L‘ultimo aumento, non confermato, parlerebbe addirittura di 10 milioni di euro a stagione, tanti soldi quanti sarebbe disposto (a parole) a spendere il Psg per avere l'argentino.
Il nuovo rilancio
Certo è che Mauro Icardi è stato determinante in questi anni e il ‘mal di pancia' ciclico dovrà essere ben gestito dal club che si farà forte anche del carisma e dell'esperienza di Beppe Marotta per arginare un'eventuale spaccatura. Il fronte nerazzurro è univoco: si può discutere del rinnovo, ma senza forzature e costrizioni. Il capitano nerazzurro è un chiaro punto di riferimento tecnico e un top player che è entrato nella storia dell'Inter, ma a tutto ci sarebbe un limite.
le tensioni con Wanda
Marotta e Ausilio sono in procinto di ascoltare la moglie della stella argentina, che sta però elargendo pareri (non richiesti e considerati poco opportuni) via social. Un atteggiamento non proprio ideale per rasserenare gli animi in vista di un faccia a faccia. C'è anche chi però è d'accordo sulle richieste e un aumento di ingaggio: l'ex presidente dell'Inter, massimo Moratti.
la fiducia di Moratti
Lo storico presidente dei nerazzurri, su Sportmediaset ha voluto dire la sua su unargomento carissimo ai tifosi interisti: "Ogni anno c’è questa cosa del rinnovo di Icardi ma lo considero fisiologico. Credo che il giocatore abbia il diritto di pensare ad un ingaggio più importante. Non parlo di cifre, non so se 8, 9 o 10 milioni siano corretti, non sono più all'interno della gestione. Ma penso che la società abbia studiato una strategia per farlo rimanere".