Icardi: “Il mio futuro è all’Inter. Oroglioso di esserne capitano”
Mauro Icardi è sempre più il simbolo della nuova Inter. L'attaccante argentino ha già realizzato 11 reti nelle prime 10 giornate di campionato ed è sempre più un punto di riferimento per la squadra di Luciano Spalletti.
Il numero 9 della Beneamata è il protagonista di una lunga intervista alla rivista Undici che sarà in edicola da domani: un lungo excursus tra passato, presente e futuro di Maurito.

Icardi e la classifica dell'Inter: Non si tratta di fortuna
Il centravanti dell'Inter non è della stessa opinione di tanti commentatori che sostengono come la squadra allenata da Luciano Spalletti sia seconda solo per "fortuna":
No, non si tratta di fortuna. Abbiamo lavorato molto bene in questo ritiro, abbiamo cambiato tutto. Lui, il mister, è molto attento. Soprattutto abbiamo in testa l’obiettivo che ci chiedono tutti: la società, il presidente, fino all’ultima persona che lavora qui. Lo sappiamo tutti: dobbiamo tornare in Champions League. Non ho l’idea dello scudetto, ho solo l’idea del lavoro e del fare bene.
Icardi e la fascia da capitano: Sono orgoglioso
Sono due anni che l'attaccante di Rosario ha l'onore di indossare la fascia da capitano del club nerazzurro e dice di non avere mai avuto paura di questa responsabilità: "Essere il capitano dell’Inter per me non è difficile, ho la personalità per farlo tranquillamente. Essere il capitano dell'Inter è la mia missione. E io sono orgoglioso di tutto questo".
Icardi e l'Inter: Mi ha voluto Moratti
Maurito ha parlato di come è arrivato all'Inter e quanto sia stata importante la volontà di Moratti di portarlo a Milano, insieme ad Ausilio:
Quello che mi ha voluto di più è stato Massimo Moratti. Mi ha preso dalla Samp quando avevo 19 anni. È stato lui quello che ha più insistito. Poi c’era anche Piero (Ausilio), ha parlato di tutto con mio padre, il mio procuratore al momento. Sono stati loro due a fare questa cosa.
Icardi e il futuro: Spero di fare una lunga strada all'Inter
Infine Icardi si è soffermato sul suo futuro e ha dichiarato di non vedersi nel mondo del calcio per molto tempo:
Io mi vedo qua. Spero di fare una lunga strada all’Inter, voglio vincere qualcosa con questa maglia. A 40 anni non sarò nel mondo del calcio, non sono come Totti. Non farò l’allenatore o il dirigente, sono ruoli che non mi piacciono. Credo proprio che farò il papà a tempo pieno, a casa, con la mia famiglia.