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Ibrahimovic: “Vinco la Champions e tra due anni mi ritiro”

Ibrahimovic, che in carriera ha vinto 23 trofei, ha dichiarato che nel 2016 appenderà le scarpette al chiodo.
A cura di Alessio Morra
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In ogni sport tanti grandi campioni hanno chiuso la propria carriera con un grande cruccio. Zlatan Ibrahimovic, che nella sua meravigliosa carriera ha vinto in Olanda, Italia, Spagna e Francia e che in totale ha portato a casa ventitré trofei, nonostante abbia sempre giocato in squadre fortissime non è mai riuscito a vincere la Champions League, manifestazione che vuole assolutamente vincere nei prossimi due anni. Perché nel 2016 Ibra lascerà il calcio: “Nel 2016 mi guarderò le partite in tv. Ho ancora due stagioni da fare, poi avrò 34 anni e non mi vedo continuare a giocare ai massimi livelli a quell’età. Quindi, si, probabilmente andrò in pensione. Ed in questi due anni darò il massimo per vincere la Champions.”

“Voglio vincere la Champions”

Ibrahimovic, che in questa intervista alla Epsn ha lanciato una frecciatina a Cristiano Ronaldo, dichiara che il PSG ha le carte in regola per trionfare già quest’anno, ma per vincere c’è bisogno di un pizzico di fortuna: “Vincere la Champions non è un ossessione, altrimenti significherebbe che non ho raggiunto gli obiettivi che volevo. Invece ho una carriera di successo, ho vinto 23 trofei. Di sicuro voglio vincere anche la Champions, ma se non ci riuscissi, sarei comunque soddisfatto e fiero di quanto ho fatto. Anche Ronaldo, quello vero, non l’ha mai vinta. Possiamo vincerla la Champions, ma lì si gioca tutto sui dettagli, e per la vittoria serve anche un pizzico di fortuna. Quest’anno siamo più forti della scorsa stagione.”

“Felice a Parigi”

Ibrahimovic non ha alcuna intenzione di lasciare la Francia, un paese dove lui è la sua famiglia si trovano benissimo; inoltre Ibra è felice perché è stato il primo top player del PSG qatariota: “Mai avrei pensato di giocare in Francia, ma sono fiero di partecipare a questo progetto. Un giorno potrò dire di aver contributo fin dagli inizi dell’avventura. In due anni, sono cambiate tante cose qui. E poi mi sento sempre più parigino, la mia famiglia è felice e quindi lo sono anch’io.”

“Il calcio oggi è solo un business”

Lo svedese spara a zero contro il calcio moderno, in cui non c’è più riconoscenza, e getta fango sul Pallone d’Oro, un premio definito da lui politico: “Il calcio è ormai cambiato molto rispetto agli inizi. Oggi è solo business. Servono risultati e se non li fai, qualcun altro prende il tuo posto. Ma sono ancora qui e ho due anni da fare. Il Pallone d’Oro è solo politica, non m’interessa quel che pensano i votanti, ma quello che pensano i miei cari.”

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