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“Ibrahimovic traditore”, i tifosi di Malmö bruciano la statua del campione

Il fatto che Zlatan Ibrahimovic abbia scelto di acquistare una parte del pacchetto di maggioranza dell’Hammarby (il 50%) ha scatenato l’ira dei suoi ex tifosi, così contrariati da bruciare perfino la statua del campione svedese. “Quella statua non ha più molto significato, considerando dov’è e cosa ha fatto ora”.
A cura di Maurizio De Santis
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A Malmö l'hanno presa davvero male. Il fatto che Zlatan Ibrahimovic abbia scelto di acquistare una parte del pacchetto di maggioranza dell'Hammarby (il 50%) ha scatenato l'ira dei suoi ex tifosi, così contrariati da bruciare perfino la statua del campione svedese. Il simbolo di quel ‘traditore' andava cancellato e così quel simulacro, che circa un mese fa era stato accolto con grande benevolenza e osanna al calciatore, adesso è divenuto oggetto della discordia.

Perché tanto odio nei confronti di Zlatan?

Perché tanto furore iconoclasta nei confronti dell'ex calciatore dei Galaxy? La spiegazione è molto semplice: rivalità sportiva esasperata a tal punto da ritenere un affronto la compartecipazione di Ibra in un club rivale. Nemmeno lo stesso giocatore si aspettava una reazione del genere e violenta. Cosa ha fatto di male? Nulla, crede lui. Ma la follia del tifo può spingersi ben oltre l'immaginazione (e gli affari). "Ho un buon rapporto con il Malmö ma questo nulla c'entra con me in quanto calciatore. Penso che la gente a Malmö sia felice per me".

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Via la statua di Ibrahimovic dalla città di Malmö

A quanto pare, le cose stanno diversamente. E basta leggere la versione dei fatti riportata dalla stampa locale per comprendere quale sia lo stato di acrimonia nei confronti di Ibrahimovic. "Tutti sono molto critici – è il sentore comune dei tifosi raccontata dai media -. Alcuni sono delusi, altri arrabbiati e altri ancora credono che la sua sia stata una scelta completamente sbagliata. Se credeva che in città l'avrebbero presa bene o che nulla sarebbe successo, allora non ha capito niente. Non c'è nessuno a Malmö che indossi la sua maglia dei Los Angeles Galaxy. Quella statua non ha più molto significato, considerando dov'è e cosa ha fatto ora. Ha fatto una scelta ritenendo che un altro club fosse degno di maggiore attenzione rispetto a quello della sua città".

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