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Ibrahimovic getta la spugna? “Ho 37 anni, ho avuto un brutto infortunio, ho bisogno di riposo”

Le ultime voci lo volevano vicino al Milan e al Manchester United dopo la conclusione della stagione in MLS ma il gigante di Malmoe ha frenato gli entusiasmi: “evo trovare nuovi equilibri, tra impegni e riposo. Ora penso solo di giocare bene con i Galaxy. Poi si vedrà cosa accadrà”
A cura di Alessio Pediglieri
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Zlatan Ibrahimovic non tornerà sui propri passi: dall'Ajax, alla Juventus, all'Inter, poi Barcellona, Milan, Psg, Manchester United, LA Galaxy. E poi, il riposo. Di un guerriero del pallone che a 37 anni e con alle spalle un infortunio importante non si sente più in grado di giocare secondo i propri standard. Tanto da pensare al ritiro, con un finale di carriera tra le mura amiche, in Svezia.

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Ibrahimovic mette così a tacere le voci delle scorse settimane che lo volevano vicinissimo ad un incredibile ritorno, al Milan per rilanciare il progetto di Elliot e ritrovare vecchi amici, tra cui Gattuso in panchina. E invece, il Milan – e l'Italia – non sono state mai così lontane dai pensieri del gigante di Malmoe.

Milan o United? Nulla. Con la stampa inglese, Ibrahimovic parla e oltre a dare fiducia e appoggiare il suo ex allenatore di mille battaglie, Josè Mourinho, allontana anche le possibilità di un suo ritorno in Europa al termine della stagione della MLS. Più possibile un momento di riflessione per capire bene cosa può ancora dare al calcio e quanta voglia ha di rimettersi in gioco.

Il pensiero ai play-off. Il futuro è in Europa? Al Milan o al Manchester? Idee affascinanti che nel mercato di gennaio i tifosi delle rispettive squadre starebbero anche sperando. Non Ibra, evidentemente: "Non ci sto pensando perché abbiamo ancora due partite, speriamo di fare i play-off. Di più non so cosa dire perché non mi sono concentrato su quello e non ci ho pensato sopra", ha ribadito.

Tra lavoro e riposo. Poi, a decidere sarà il mercato, il momento, la volontà del giocatore e non solo, con Mino Raiola a dettare i movimenti dei fili da tirare o lasciare. Come ha sempre perfettamente fatto per la carrira di Ibracadabra, un vincente, capace di spostare equilibri dentro e fuori dal campo. Ma che sente il segno dei tempi e l'avanzare dell'età: " Penso di essere in una situazione in cui ho bisogno di avere un buon equilibrio tra lavoro e riposo. Sono reduce da un infortunio e per via dell'età".

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