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Ibrahimovic dopato: condannato per diffamazione il preparatore atletico

L’ex preparatore atletico svedese, Ulf Karlsson, è stato condannato per diffamazione dal tribunale di Karlstad e dovrà pagare una multa di 24 mila corone, circa 2.500 euro all’attaccante.
A cura di Vito Lamorte
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Zlatan Ibrahimovic ha avuto la meglio sul suo ex preparatore atletico, Ulf Karlsson. Lo svedese è stato  condannato per diffamazione dal Tribunale di Karlstad ed è stato multato per 24 mila corone, circa 2.500 euro all'attaccante. Karlsson si era fatto notare lo scorso aprile per aver affermato che l'ex attaccante di Juventus, Inter e Milan durante i suoi anni in bianconero, precisamente dal 2004 al 2006, avesse utilizzato delle sostanze proibite:

"Quando giocava nella Juve ha preso 10 chili in sei mesi. Secondo me era dopato, almeno questa è la mia impressione, è impossibile prendere tanti chili di massa muscolare in così poco tempo», erano state le dichiarazioni incriminate".

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Subito dopo questa dichiarazione Karlsson aveva cercato di minimizzare le sue parole ("mi sono espresso in modo impreciso e inopportuno. Mi rendo conto solo ora che quello che ho detto possa essere interpretato in una certa maniera e mi dispiace profondamente, non era mia intenzione"), ma l'attaccante del Manchester United non ha assolutamente voluto fa passare la cosa ed ha agito per vie legali. Il tribunale svedese ha affermato che, nonostante le osservazioni di Karlsson non contengono un'accusa diretta, "non possono essere comprese in modo diverso e danno l'impressione che Ibrahimovic si sarebbe dopato durante la sua permanenza alla Juventus".

Questo pronunciamento è importante per lo svedese che allontana così ogni tipo di insinuazione dalla sua persona. La sua nuova esperienza in Premier League lo sta consacrando come uno degli attaccanti europei più prolifici di sempre: Ibra ha chiuso il 2016 con 50 reti, ad una sola da Lionel Messi, e ha già timbrato il cartellino anche nel 2017. Come si ferma Ibra? Al momento sembra un'impresa impossibile, anche per i suoi detrattori.

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