Ibrahimovic copre le spese, la squadra disabili della Svezia ai Mondiali INAS

Al Mondiale in Brasile Ibrahimovic non c'era. Zlatan è stato il grande assente della rassegna iridata, per aver perso con la sua Svezia la sfida qualificazione contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. E laggiù, in Sudamerica, alla sesta edizione della Coppa del Mondo di calcio INAS per disabili mentali, ha rischiato di non arrivare nemmeno la selezione del suo Paese. Questioni economiche, fondi che mancano e benefattori difficili da trovare per finanziare imprese del genere come la speciale competizione iniziata lunedì scorso (11 agosto) a San Paolo e che vede all'opera ben 12 squadre: Francia, Sud Africa, Brasile, Argentina, Corea del Sud, Giappone, Germania, Polonia, Inghilterra, Olanda, Arabia Saudita e… la Svezia. La rappresentativa scandinava è riuscita a iscriversi grazie alle donazioni raccolte attraverso un'asta di beneficenza organizzata con i titolari della Nazionale maggiore, con Ibrahimovic sponsor d'eccezione per dare ampio risalto all'iniziativa. Nessun colpo da maestro di tacco, nessuna azione acrobatica ma un gesto semplice che nasce dal cuore dell'uomo prim'ancora dello sportivo. Il campione scandinavo del Paris Saint Germain non s'è fatto prefgare e ha aderito volentieri all'iniziativa, coprendo buona parte delle spese necessarie per volare in Brasile e concedendosi per le foto di rito. "Il calcio è uno sport per tutti, indipendentemente dal sesso e dalla disabilità – ha raccontato Zlatan al sito della Federazione svedese -. Quando ho saputo che c'erano delle difficoltà di tipo economico allora ho fatto sapere all’allenatore che avrei fatto il possibile per garantire la loro partecipazione ai Mondiali. Noi della nazionale maggiore non c'eravamo riusciti e la cosa mi aveva deluso molto. Adesso potrò vivere i Mondiali attraverso la loro partecipazione".