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Ibra ripensa alla Svezia: “Se voglio tornare lo faccio, non ho bisogno di essere convocato”

L’attaccante svedese un anno e mezzo fa annunciò l’addio alla nazionale svedese, ora pensa al grande ritorno. L’opportunità di giocare il Mondiale di Russia 2018 fa gola a Ibra, che senza mezzi termini dice di non aver bisogno del permesso di nessuno per tornare con la Svezia.
A cura di Alessio Morra
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Di Zlatan Ibrahimovic ultimamente si sono perse un po’ le tracce. Il rientro in campo è stato affrettato, le sue prestazioni sono state bruttine e dal radar del Manchester United è scomparso. Il suo futuro sarà sicuramente lontano da Old Trafford, ma prima di scegliere la sua nuova squadra Ibra potrebbe tornare in nazionale. L’addio alla Svezia lo diede dopo Euro 2016, un addio inglorioso perché la sua squadra fu eliminata nella fase a gironi. Ora però la Svezia si è ripresa e, ahi noi, si è qualificata per i Mondiali del 2018 e Ibra, anche se il c.t. gli ha chiuso la porta, sta pensando di andare in Russia.

Ibra vuole tornare in Nazionale

Dopo aver lasciato la Svezia, Ibra si è concentrato solo sullo United. La nazionale svedese a sorpresa ha buttato fuori prima l’Olanda e poi l’Italia e ha conquistato un posto in Russia. Pubblicamente l’ex di Milan, Inter e Juventus per la prima volta rivela di voler tornare a vestire la maglia gialla della sua nazionale e lo dice alla sua maniera. Perché di fatto Ibrahimovic sostiene che non ha bisogno del permesso di nessuno se vuole tornare, di fatto sente di non aver bisogno dell’ok del c.t.:

Mi manca la Nazionale. Non credo che qualcuno debba chiamarmi. Se voglio tornare, lo faccio. La porta non è chiusa per niente in realtà, quando hai giocato per 20 anni nella nazionale e non ci sei più e vedi che gli altri giocano, è difficile. Non voglio venire solo perché sono qualcuno. Ma non puoi concentrarti sulla nazionale se non giochi, la gente ne sta parlando anche se non sono nell’elenco.

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Ibra ai Mondiali e agli Europei

Il ‘Leone’ Ibrahimovic lasciò la Svezia dopo oltre quindici anni di gloriosa attività, 116 presenze e 62 gol. Numeri importanti per un giocatore che a livello di club ha conquistato una trentina di trofei, ma che con la nazionale non è mai riuscito a togliersi grandi soddisfazioni. Ibra ha giocato due Mondiali, la Svezia uscì agli ottavi nel 2002 e nel 2006, e quattro campionati Europei. Con Zlatan la Svezia è arrivata al massimo ai quarti nel 2004.

La Svezia a Russia 2018

Grazie al secondo posto, alle spalle della Francia, nel girone eliminatorio la Svezia ha conquistato i playoff, in cui ha eliminato l’Italia e ha ottenuto così la qualificazione al Mondiale per la prima volta dopo dodici anni. Il sorteggio è stato tutto sommato positivo per la squadra guidata da Andersson che nel girone sfiderà la Germania campione del mondo in carica, ma anche il Messico e la Corea del Sud.

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