Ibra: “Mou è un genio, sa come si vince. All’Inter ho imparato molto da lui”
Mourinho è un genio. L'Inter è la scuola che dove s'è formato al ‘verbo' dello Special One. Ha sfiorato la Premier in alcune occasioni e l'ha snobbata. Tre concetti come pietre lanciate nello stagno. Tre frasi semplici semplici che Ibrahimovic consegna alla stampa come si fa coi sassolini tirati a pelo d'acqua per vedere fin dove rimbalzano. Lo svedese è uno specialista dei colpi a effetto, dentro e fuori dal campo è abituato a stare al centro della scena, occuparla alla sua maniera, che sia una prodezza acrobatica o balistica oppure una battuta come scudiscio Zlatan è così: sincero, si odia o si ama, amico/nemico, guerriero sempre.
Solo un manager dalla personalità spiccata come lo Special One poteva tenerne a bada il carattere, togliendogli la parola. E per zittire l'ex Psg ce ne vuole… Ai reporter che tornano sul suo passato e chiedono quale altra maglia della Premier avrebbe potuto indossare replica con una carezza e un pugno. La carezza: "Avrei potuto andare in Premier League due volte, una volta all'Arsenal e una al Manchester City". Il pugno: "Non se ne fece nulla, però, si vede che non avevo bisogno di giocare lì".
E allora come mai proprio adesso ha scelto di varcare la Manica e approdare nel torneo inglese? La risposta è chiara e disarmante: la presenza dell'uomo che in nerazzurro ha scritto l'epopea del ‘triplete' ha fatto la differenza su ogni cosa. Mourinho era a Old Trafford, Old Trafford era il posto che Ibra avrebbe voluto per sé in questa parte di carriera.
Lui è la mente, ha un cervello unico. Sa cosa serve fare per vincere. Ho imparato molto da lui all'Inter – ha aggiunto lo svedese -. Chi non vorrebbe averlo come manager?
Tre gol in altrettante partite e un titolo – la Community Shield – messo in bacheca: Ibra ha mantenuto fede alla parola data e consegnato il primo trofeo al tecnico che lo ha voluto accanto nell'avventura di Manchester. Sabato prossimo è in programma il derby con il City di Guardiola, Zlatan prende già la mira.