Ibra: “Manchester è la migliore città per me. La Premier? Troppi avanti e dietro”
Zlatan Ibrahimovic può riprendere fiato. Il bomber svedese che non segnava dal 29 settembre e da 6 giornate in Premier League, è tornato al gol, realizzando una doppietta contro lo Swansea. Il bomber ora potrà giovare della sosta per gli impegni delle nazionali, che nel suo caso durerà più a lungo dei compagni per la squalifica contro l’Arsenal. Lo svedese ne ha approfittato allora per tornare a parlare ai microfoni della televisione ufficiale del Manchester United.

Un’occasione per parlare del suo ambientamento nella città inglese smentendo anche indirettamente le voci relative ad un addio dietro l’angolo. Ibra ha iniziato, dal suo recente passato al Paris Saint Germain recuperando la curiosa richiesta fatta al momento del mancato rinnovo con i Bleus: "Nel periodo in cui sono stato in Francia non sono mai stato a visitare la Torre Eiffel. Ho chiesto che la sostituissero con una mia statua ma non l’hanno fatto…".
Parigi fa parte del passato, al contrario di Manchester che Ibra definisce la città migliore in cui ha vissuto fino ad oggi: "Ho sentito dire molte cose riguardo questa città. E’ come è, così come il suo clima ma fino ad ora tutto è andato molto bene. Questa è la migliore città nella quale io sia stato fino ad oggi".
In conclusione una battuta sul momento tutt’altro che positivo e in particolare, dei primi mesi in Premier, campionato molto particolare per il bomber: "Avrei sicuramente potuto segnare più goal e ho sprecato tante buone opportunità, non è una cosa da me. Ma qui il gioco è diverso rispetto agli altri campionati. Non c'è nessuna squadra a controllarlo, si va sempre avanti e indietro. Mi devo ancora abituare a questo modo di giocare. So che posso dare di più e lo farò".