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Ibra e la Champions: una maledizione senza fine

Con la sconfitta di Manchester, salgono a quattordici le delusioni continentali dello svedese: sempre più allergico all’Europa e al suo tabù personale: la Champions League.
A cura di Alberto Pucci
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Nella serata di grazia di Cristiano Ronaldo, e in attesa dei fuochi d'artificio di Messi e Lewandowski, l'Europa perde ancora una volta Zlatan Ibrahimovic: beffato e battuto dal Manchester City di quel nuovo fenomeno belga che risponde al nome di Kevin De Bruyne. Nell'arco di 180 minuti, lo svedese ha offerto il meglio ed il peggio del suo repertorio: gol e grandi giocate, ma anche reti sbagliate e annullate e un clamoroso rigore fallito al Parco dei Principi. La sua ultima stagione al Psg, dunque, si chiude nel peggiore dei modi nonostante la cavalcata strepitosa in Ligue 1 e le trenta reti segnate nel campionato francese. Ibra saluta nuovamente l'Europa, dopo aver sognato di tornare a San Siro per la finale di Champions, e si appresta a dire "adieu" anche alla Francia e ai tifosi del Psg: gli stessi a cui aveva promesso un viaggio in terra italiana nel prossimo maggio.

Mai una gioia

La notte di Manchester scrive, così, l'ennesimo capitolo del giallo della maledizione europea di Ibrahimovic: incapace di arrivare fino in fondo alla competizione con Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan e Paris Saint-Germain e con allenatori del calibro di van Gaal, Capello, Mancini, Mourinho, Guardiola, Allegri, Ancelotti e Blanc. Con ogni squadra con la quale ha giocato la Champions League, lo svedese ha finito per portare a casa soltanto delusioni. Le soddisfazioni più grandi sono state quelle di giocare diverse volte nei quarti e una sola volta in semifinale: quando con il Barcellona venne eliminato dall'Inter.

Di arrivare in finale e di poter combattere per alzare al cielo al coppa delle grandi orecchie, neanche a parlarne. A 34 anni, e con la fine della carriera calcistica dietro l'angolo, a Ibrahimovic non rimane più molto tempo. La Champions League è una maledizione da sconfiggere a tutti i costi. Un chiodo fisso che potrebbe essere anche determinate, per la scelta di quella che sarà la sua nuova squadra.

 

Le delusioni di Ibrahimovic in Champions

AJAX
2002 fuori ai preliminari con il Celtic
2003 fuori ai quarti con il Milan
2004 fuori ai gironi

JUVENTUS
2005 fuori ai quarti col Liverpool
2006 fuori ai quarti con l'Arsenal

INTER
2007 fuori agli ottavi col Valencia
2008 fuori agli ottavi col Liverpool
2009 fuori agli ottavi col Manchester United

BARCELLONA
2010 fuori in semifinale con l'Inter

MILAN
2011 fuori agli ottavi col Tottenham
2012 fuori ai quarti col Barcellona

PSG
2013 fuori ai quarti col Barcellona
2014 fuori ai quarti col Chelsea
2015 fuori ai quarti col Barcellona

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