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I significati della parola ‘biscotto’

Stasera se Spagna e Croazia papreggiano per 2-2, l’Italia sarà per la seconda volta vittima di un biscotto all’Europeo. Ma, da dove trae origine il termine biscotto nel calcio?
A cura di Alessio Morra
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Stasera se Spagna e Croazia papreggiano per 2-2, l'Italia sarà per la seconda volta vittima di un biscotto all'Europeo. Ma, da dove trae origine il termine biscotto nel calcio?

Da un paio di giorni la parola più pronunciata quando si parla di calcio è biscotto. Se questa sera Spagna e Croazia pareggeranno per 2 – 2, l’Italia sarà fuori da Euro 2012, anche se vincerà segnando cinque o sei gol all’Irlanda di Trapattoni. Sarebbe una beffa clamorosa per gli azzurri, già vittima di un biscotto nel 2004. Ma, da dove trae origine il termine biscotto?

L’origine del termine – La parola biscotto deriva dal latino medievale ‘biscoctus’, che è il composto di bis e coctus, participio passato di coquere, cioè cuocere. Per quanto riguarda lo sport non esiste un padre per questa definizione. Alcuni pensano che il biscotto sia il simbolo dell’accordo tra due parti, o squadre, che vorrebbero avvantaggiarsi nei confronti di un terzo. Come potrebbe accadere questa sera se spagnoli e croati pareggiano per 2-2. L’altra ipotesi nasce dall’ippica. Pure in questo caso si parla di gara truccata. Il biscotto, in questo caso, era un dolce inzuppato di sostanze illegali fatto mangiare a un cavallo, in genere il favorito, che doveva indebolirsi. In alcuni casi era addirittura il proprietario del cavallo stesso che dava il biscotto al suo animale. Grazie al biscotto venivano combinate le corse.

Biscotti famosi – Noi italiani stiamo vivendo con lo spettro di Svezia – Danimarca del 2004. La situazione è identica a quella di adesso. Nell’europeo portoghese, svedesi e danesi battono la Bulgaria e pareggiano con l’Italia del Trap (0-0 i danesi, 1-1 gli svedesi). Nell’ultima giornata a Ibrahimovic e a Morten Olsen basta il 2-2. Qualcuno dice che la fiera rivalità tra danesi e svedesi non porterà l’accordo. Invece finisce 2-2, l’Italia vince 2-1 con la Bulgaria, ma è fuori. Anche ai Mondiali ci sono stati due clamorosi biscotti. Nel 1978 l’Argentina disputa in casa i Mondiali. Per accedere alle semifinali la squadra di Menotti deve vincere con sei gol di scarto contro il Perù. Finisce 6 a 0. Anni dopo si scoprirà che il portiere peruviano era nato in Argentina. I sudamericani vinsero il loro primo Mondiale. Due paesi rivali, Austria e Germania, si accordarono nel Mundial dell’82. Gli austriaci già qualificati lasciarono vincere i tedeschi ed eliminarono l’Algeria.

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