I segreti del Sassuolo di De Zerbi, secondo in Serie A con la ‘BBB’ in attacco
Un roboante 5-3 per far capire a tutti che quest’anno sarà diverso dalle precedenti stagioni. Lottare per la permanenza in Serie A potrebbe infatti essere l’obiettivo minimo di questo Sassuolo. Contro il Genoa si è visto ancora una volta il valore di una squadra che è cambiata molto dal punto di vista dell’assetto tattico, ma poco per quanto riguarda gli uomini. Le conferme di Consigli, Duncan e Berardi che rappresentano ad oggi ancora lo zoccolo dura della squadra di questi ultimi anni in neroverde, sono state affiancate da giocatori di assoluto valore. Boateng ad esempio che ha dato ad un gruppo per la maggior parte giovane, il giusto equilibrio e soprattutto la capacità mentale di saper gestire anche le situazioni all’apparenza più disperate come ad esempio il pareggio nel finale a Cagliari dopo essere rimasti in 10. I 7 punti in classifica attuale, pongono i neroverdi al momento alle spalle della stessa Juventus che tra qualche settimana dovrà affrontare. Dal ruolo strano del ghanese ex Milan ai giovani esterni fino alla rinascita di Berardi, ecco i segreti di questo Sassuolo.
La conferma dello zoccolo duro degli anni scorsi
Guardando all’ultima formazione titolare schierata da De Zerbi contro il Genoa, noterete come tra i primi 11, ci sono diversi giocatori che in questi anni hanno fatto davvero la differenza in questo club facendo crescere la società anche grazie alle loro prodezze. Su tutti Consigli, arrivato in quel famoso mercato di gennaio, al primo anno di Serie A, in cui il Sassuolo di Squinizi investì tanto per poi trarne beneficio negli anni a seguire.
Con Duncan e soprattutto Berardi poi, che sembra essere stato rigenerato dalla cura De Zerbi, questo sembra essere davvero un Sassuolo che si basa molto su un mix tra vecchio e nuovo. Ma le storie non sono mica finite qui. Perchè il merito di De Zerbi sta soprattutto nell’aver confermato quell’identità di modulo che da Di Francesco in poi ha solo mutato per sommi capi il 4-3-3 di base che si tramuta in 3-4-2-1, rimanendo però sempre ben saldo alle proprie radici.
La ‘BBB’ in attacco fa davvero bene!
Ormai è stata ribattezzata così dopo queste tre giornate. Già, perchè il tridente formato da Babacar, Boateng e Berardi, non si discosta molto dai reparti d’attacco più ben assortiti del massimo campionato italiano. De Zerbi ha avuto il merito di rigenerare l’ex Fiorentina dandogli un ruolo diverso dal finalizzatore, quanto più da rifinitore per il jolly Boateng che fa quasi da sponda a tutte le azioni in verticale dei contropiede lasciandosi poi innescare proprio dagli attaccanti.
E’ nato infatti da un tacco di Babacar per il ghanese il gol del pareggio contro il Genoa che ha dato poi il via al roboante 5-3 finale. Ma anche Berardi sembra essersi ritrovato. Punta di nuovo gli avversari con decisione, si fida ad andare uno contro uno con gli avversari senza temere che perdendo il duello poi possano scaturire contropiedi pericolosi dato che alle spalle il centrocampo accompagna sempre l’azione offensiva della squadra di De Zerbi. Insomma, la parola d’ordine è equilibrio.
La scoperta di alcuni giovani che valgono tantissimo
Questo che è appena iniziato è forse uno dei campionati più interessanti mai visti dal punto di vista dei giovani. E il Sassuolo può essere ben contento di poterne schierare diversi già nell’11 titolare. Ma andiamo con ordine, dalla difesa, dove al centro con un altro giocatore interessante come Gian Marco Ferrari, c’è il giovanissimo Giangiacomo Magnani, 22 anni e già una prestazione da urlo all’esordio con l’Inter quando non ha fatto muovere di un metro Icardi al ‘Mapei Stadium’.
E che dire dei terzini? Vero punto di forza di questa squadra. A destra Lirola e a sinistra Rogeiro. Il primo, lo spagnolo, viene sempre dalla Juventus, così come il secondo, il brasiliano classe 1996 che ha tanto impressionato De Zerbi che adesso lo schiera perennemente titolare sulla corsia mancina per sfruttare la sua capacità di offendere e rientrare allo stesso tempo con una lucidità pazzesca. E che dire di Thomas Locatelli che pare essere ritornato bambino in mezzo al campo dopo le ultime sconcertanti panchine al Milan. Una squadra entusiasmante.
La seconda squadra più giovane della Serie A per età media
Forse non tutti se ne saranno accorti, ma alle spalle della Fiorentina c’è proprio il Sassuolo come squadra più giovane di tutto il torneo di Serie A. I neroverdi infatti, al momento, sono fermi a 24,8 anni. Il più giovane della squadra è Jens Odgaard, l’attaccante di proprietà dell’Inter che De Zerbi apprezza molto.
Ma ci sono anche tanti altri talenti che forse non tutti abbiamo mai conosciuto prima di questa stagione. Ad esempio da tenere sott’occhio c’è sicuramente Jeremie Boga, centrocampista in prestito dal Chelsea, ma anche il terzino sinistro Sernicola ed Enrico Brignola, l’ex talento del Benevento che De Zerbi ha voluto fortemente con sé in Emilia.
La rinascita di Boateng
Il direttore generale Carnevali ha parlato di un giocatore serio che ha capito subito quale fosse il progetto del Sassuolo prima di firmare il suo ritorno in Italia. In effetti l’entusiasmo di Boateng lo si vede soprattutto dalla volontà del ghanese di andare in pressing sui difensori, andare a recuperare palla e non dare punti di riferimento agli avversari.
Il suo doppio ruolo da punta e trequartista, mette in fatti in tilt i difensori che vedono spesso l’ex Milan scambiarsi di posto con Babacar. Un sistema questo che piace molto a De Zerbi ma anche allo stesso Kevin Prince che sembra essere molto più libero di tirare fuori il suo enorme talento ed esperienza per metterli al servizio della squadra. Un giocatore davvero diverso in positivo rispetto a quello visto nell’ultima avventura al Milan.