I personal chef, chi sono e quanto costano i cuochi scelti dai calciatori

Dopo il successo di molte trasmissioni televisive, lo chef è ormai entrato non solo nelle case di tutti i tifosi ma anche in quelle degli stessi calciatori: tra i telespettatori più fedeli degli show culinari sul piccolo schermo. Oltre al personale preparatore atletico, molti giocatori hanno optato anche per dotarsi di un cuoco personale: uno chef tutto per loro, in grado di cucinare a domicilio le pietanze concesse agli sportivi in questione. La moda ha preso piede soprattutto in Inghilterra, dove molti campioni della Premier League hanno aperto le porte di casa a professionisti rinomati.
Il cuoco di de Bruyne
Il primo a fare questo passo è stato Kevin de Bruyne. Il talento belga, in una recente intervista ai media britannici, ha raccontato come è nata l'intesa con il suo cuoco personale: "Ero alle prese con il menù di Natale e mi hanno consigliato di chiamare Jonny Marsh – ha spiegato il giocatore del City – Ora che c'è lui, è come se stessi in Belgio, come se ci fosse mamma ai fornelli. Sa sempre quando e quanto io debba mangiare". Intervistato anche lui a proposito di questo suo nuovo incarico, il 26enne cuoco inglese ha spiegato cosa spinge i calciatori a rivolgersi ai professionisti dei fornelli: "Spesso abitano da soli e non sanno proprio cucinare. A loro non è consentito buttarsi sul cibo spazzatura, per questo scelgono i propri private chefs".

Il costo elevato
De Bruyne non è ovviamente l'unico. Anche Ilkay Gündogan ed Harry Kane hanno infatti seguito le orme del belga. Per non parlare di Paul Pogba che ha invece portato in Inghilterra un cuoco dall'Italia. In attesa di capire se questa moda prenderà piede anche in altri paesi, molti tifosi sono rimasti però di sasso davanti al costo di questi professionisti culinari. La tariffa per avere a domicilio uno chef personale è di più di 550 euro al giorno: un costo proibitivo per molti, ma non per calciatori famosi e strapagati.