I Marziani sono tornati e sono pronti ai quarti di Champions League 2013 (VIDEO/FOTO)
Sbarco sulla Terra (e ritorno) – Tutto come previsto, o quasi: i marziani sono ancora tra noi! L'eco dell'impresa di Messi e compagni non si è ancora spento. Grazie alla tanto decantata "remuntada", Villanova e Roura avranno quindi la chance di arrivare fino alla finale di Wembley dopo che, nella scorsa stagione, il sogno andò in frantumi proprio al Nou Camp, davanti al "catenaccio" del Chelsea di Di Matteo. Prima di demolire il Milan, Messi e compagni, hanno ampiamente dominato il proprio girone con 4 vittorie, 1 pareggio e la "famosa" sconfitta di Glasgow contro il Celtic: 90 minuti che aprirono le prime crepe nella "sicumera" catalana. L'andata di San Siro, e le due sconfitte consecutive con il Real Madrid, avevano fatto pensare ad un ciclo quasi alla fine, ed avevano generato le prime critiche ed i primi sospetti sulla reale capacità del duo Villanova/Roura. Purtroppo per il Milan: niente di più falso. Il Barcellona è vivo e vegeto, e punta dritto alla coppa dalle grandi orecchie. "Esto muerto es muy vivo", ha titolato stamane il quotidiano As, commentando la "mattanza" del Camp Nou, molto simile a quella rifilata agli azzurri la scorsa estate, nella finale dell'Europeo. Una "spocchia" autorizzata, quella dei media spagnoli che si sono sentiti liberi di infierire (con pagelle vicine allo zero, per i giocatori milanisti) e di schernire l'Italia calcistica. Un'arroganza che, prima o poi (perchè esiste una giustizia divina), qualcuno rispedirà al mittente
Dietro Leo, dieci fenomeni – Ingiusto, oltre che scontato, parlare solo di lui: Leo Messi. L'undici blaugrana è un formidabile collettivo dentro il quale si muovono fenomeni assoluti. La "pulce", nella sfida contro i rossoneri, ha dimostrato tutta la sua grandezza e la sua capacità di vincere da solo, qualora ce ne fosse bisogno, qualsiasi partita. Criticato a San Siro, l'argentino (punto sul vivo) ha tirato fuori dal cilindro la prestazione perfetta, dopo lo show nella Liga, e lo ha fatto nel momento cruciale della stagione degli orfani di Guardiola. Dietro di lui, una squadrone di "marziani", ben lontani dal tornare sulla Terra. Xavi e Iniesta hanno giganteggiato a centrocampo, il "Guaje" Villa è tornato al gol, dopo mesi di polemiche, Jordi Alba e Dani Alves hanno "arato" le zone di competenza, trascinandosi dietro tutti i giocatori del Milan. Con fenomeni di questo calibro, Villanova e Roura si possono anche permettere Mascherano centrale difensivo (azzardo che, per poco, non costava caro sul palo di Niang), con Pujol a far da spettatore non pagante. La forza del Barcellona siede, tra l'altro, anche in panchina dove, martedi, c'erano giocatori come Sanchez, Fabregas, Adriano… oltre che al già citato capitano di lungo corso. Seconde linee che, in qualsiasi club europeo, partirebbero tranquillamente dal primo minuto e che, a Barcellona, vivono di luce riflessa grazie ai bagliori del "Dio Sole" Messi.
Difesa da rivedere – La domanda è lecita: ha bisogno di rinforzarsi questa specie di Harlem Globetrotters del pallone? A sentire i "rumors" di mercato, evidentemente qualcuno ritiene che qualcosa, soprattutto in difesa, vada fatto. Nelle ultime ore, sono circolate voci relative a Marquinhos della Roma che, a quanto pare, piace (e molto) al club del presidente Rosell pronto a sborsare 25 milioni di euro per strappare il centrale brasiliano alla concorrenza dei due club di Manchester. I dirigenti blaugrana, inoltre, stanno monitorando il mercato dei portieri, dopo che l'Arsenal ed il San Paolo hanno mandato segnali di forte interesse nei confronti di Victor Valdes che, a quanto pare, ha dichiarato di non voler rinnovare il contratto che lo lega, fino al 2014, al club spagnolo. Anche in attacco, a dire la verità, qualcosa si starebbe muovendo. Neymar pare sempre più vicino, dopo che il vicepresidente Bartomeu ha confessato l'interesse per il gioiello del Santos. Inoltre, gli occhi sarebbero anche su Jackson Martinez, attaccante colombiano del Porto che piace, a quanto pare, anche ad alcuni club italiani, Napoli in testa nel caso partisse Cavani. 26 anni, classico attaccante d'area di rigore, il "cafetero" ha già lasciato il segno in Portogallo a suon di gol (23 in campionato e 3 in Europa) e ha già un cartellino che sfiora i 20 milioni di euro: non male per uno pagato poco meno di nove!