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I giornali francesi: Benzema confessa il ricatto a Valbuena. Il legale: “Notizie false”

L’attaccante del Real Madrid ammette la propria colpevolezza: sarebbe stato il tramite scelto da altre 3 persone arrestate per avvicinare Valbuena e realizzare il tentativo di estorsione. Ma il suo avvocato rilancia: “Diffuse notizie fasulle, Karim è innocente e non ha mai confessato”. Indagato, adesso rischia fino a sette anni di carcere e 100 mila euro di ammenda.
A cura di Maurizio De Santis
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Una confessione arrivata dopo le 24 ore di fermo nella cella della polizia giudiziaria di Versailles, dopo una notte passata in camera di sicurezza. I media francesi rilanciano la notizia dell'ammissione di colpevolezza (in seguito censurata dal legale del giocatore) che Karim Benzema avrebbe fatto relativamente al ricatto a luci rosse nei confronti di Mathieu Valbuena, ex compagno di squadra. A citare una fonte interna sono i quotidiani L'Equipe e Le Parisien che raccontano delle parole rese spontaneamente dal calciatore: i tre presunti ricattatori finiti in manette, all'epoca avrebbero contattato una quarta persona, l'amico d'infanzia dei fratelli Benzema. Lo avevano individuato come una sorta di ponte di contatto per arrivare al calciatore e provare a mettere in atto l'estorsione. Reato per il quale adesso il calciatore è ufficialmente indagato con l'accusa di complicità nel tentativo di ricatto perpetrato ai danni dell'ex Marsiglia.

Rischia fino a 7 anni di carcere

Cosa rischia? Una condanna fino a 7 anni di carcere e 100 mila euro di ammenda. Per buona parte della giornata, però, non è stata chiara la posizione della punta del Real Madrid: il giudice ha deciso soltanto più tardi quale è il capo d'imputazione a suo carico (complicità nel tentativo di estorsione), nel frattempo i suoi avvocati lo avevano definito solo un ‘testimone assistito', ovvero coinvolto nello scandalo del sexy-tape ma non imputato. Cosa accadrà adesso? Il giudice potrebbe anche revocare in via cautelativa il passaporto di Benzema e la ricaduta sulla sua carriera sarebbe pesantissima, considerate le restrizioni logistiche e territoriali che gli verrebbero imposte.

La reazione dei legali: "Notizie false"

"Karim non ha confessato nulla. Sono bugie. Al contrario reclama la sua totale innocenza –  così ha ammesso Sylvain Cormier, il legale dell'attaccante francese uscendo dal tribunale di Versailles -. Il mio assistito non ha partecipato ad alcun tentativo di ricatto e dimostrerà la sua assoluta buona fede. Ci sono tanti elementi che possono essere interpretati. Ma questo è solo l'inizio della vicenda giudiziaria".

La denuncia di Valbuena

Valbuena aveva presentato denuncia ufficiale nello scorso mese di giugno, dopo aver ricevuto di frequente chiamate da anonimi mentre era in ritiro con la nazionale. La somma richiesta era di 150mila euro: se non avesse pagato, le immagini di un video intimo girato con la propria compagna sarebbero state diffuse in Rete.

I guai giudiziari di Benzema

Non è la prima volta che l'attaccante finisce nei guai. Di recente lo è stato per il sequestro dell'auto e la multa inflittagli per essere stato trovato al volante senza patente. Qualche anno fa – nel 2010 – dovette difendersi dall'accusa di sfruttamento della prostituzione per le rivelazioni fatte da una ragazza minorenne (Zahia) che aveva raccontato particolari piccanti su presunti festini e serate speciali in compagnia di Benzema e di Ribery. La giovane escort aveva raccontato alla polizia di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con i due giocatori nel 2008, precisando anche che fossero ignari della sua età reale. Entrambi sono stati successivamente assolti nel 2014 per mancanza di prove sufficienti.

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