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Francia, Djibril Cissè arrestato per tentata estorsione ai danni di Valbuena

L’ex attaccante della Lazio, insieme ad altre tre persone, è stato posto in stato di fermo dalla polizia francese per una presunta estorsione ai danni del centrocampista del Lione: ricattato per un video a luci rosse. La posizione di Cissè, comunque, non sembrerebbe così grave e potrebbe essere rilasciato nelle prossime ore.
A cura di Alberto Pucci
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Una clamorosa notizia, nelle ultime ore, ha squarciato il cielo sopra la Francia. L'ex attaccante della Nazionale transalpina, Djibril Cissé, è stato infatti fermato dalla polizia francese insieme ad altre tre persone, poiché sospettato di aver ricattato e chiesto dei soldi al giocatore del Lione Mathias Valbuena. Il 34enne di Arles ex Lazio, che quest'anno aveva firmato un contratto con una squadra di dilettanti, prima di arrendersi agli infortuni, avrebbe minacciato il "collega" di diffondere un video a luci rosse, girato dallo stesso Valbuena con la sua compagna. Secondo i primi accertamenti, la posizione di Cissè non sarebbe però così grave. Il giocatore avrebbe, infatti, agito in "buona fede" e potrebbe essere scagionato nelle prossime ore. Più complicata, invece, la situazione degli altri "complici": arrestati dai dipartimenti di Bouches-du-Rhône e Oise e sospettati di essere la mente di questo squallido ricatto contro Valbuena.

Il precedente del 2009 – Nonostante risulti amico dei tre arrestati, il collegamento di Cissè con il resto della banda non è ancora chiaro alla polizia giudiziaria di Versailles che, in queste ore, sta svolgendo ulteriori indagini. Le stesse autorità non hanno confermato la reale esistenza del video a luci rosse, facendo intendere che potrebbe trattarsi di un "bluff" da parte dei ricattatori per spaventare il giocatore della nazionale francese e per cercare di ottenere in cambio del denaro. Djibril Cissé, però, non è nuovo a gravi fatti extracalcistici. Nel 2009, ai tempi della sua permanenza al Sunderland, il francese fu infatti rinchiuso in cella per una notte con l'accusa di aver aggredito una ragazza, fuori da un locale di lapdance a Newcastle. Un episodio che fece, ovviamente, molto scalpore in Inghilterra e che macchiò ulteriormente l'immagine di un giocatore già noto per la sua stravaganza e per la sua "vivacità" al di fuori del campo da gioco.

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