I calciatori che guadagnano stipendi bassi in Serie A 2017-2018
Una delle suggestioni più affascinanti dello sport in generale e del calcio in particolare con la logica delle promozioni e delle retrocessioni è quella che vede fronteggiarsi nella stessa categoria squadre con tifoserie, sponsorizzazioni e budget assolutamente differenti, spesso, addirittura, agli antipodi. È quello che accade, in buona sostanza, ogni anno con i top club in trasferta in piccoli ma caldi catini di provincia, nelle più classiche delle sfide fra Davide e Golia.
Eppure, partendo dallo 0-0, specie nel nostro campionato, non è difficile imbattersi in pesanti e impronosticabili scivoloni delle big con annesse polemiche, accuse e recriminazioni. In questo contesto, dunque, dopo aver analizzato i calciatori più pagati della pista, gli oligarchi del pallone nostrano, vediamo quali sono i ragazzi in giro per l’Italia meno retribuiti della Serie A.
Calciatori low cost, l’affare è dietro l’angolo
Fra i 557 giocatori a referto in questa Serie A 2017/18 non tutti godono di ricchi ingaggi, lucrosi sponsor e robusti bonus. Anche nel mondo del pallone, infatti, esiste, eccome, una classe “operaia” composta da giovani in cerca di successo, mestieranti del calcio alla loro prima nella massima serie o carneadi desiderosi di riscatto. Eppure, fra loro ci sono tanti titolari che, pur con un ingaggio modesto, modesto in relazione al campo specifico di competenza, quello del calcio professionistico, si fanno apprezzare dai rispettivi tecnici, si caricano sulle spalle la loro squadra e la conducono verso orizzonti più limpidi, più sereni e meno bui.
I “meglio” pagati fra i titolari
In questa moltitudine di calciatori troviamo alcuni che, pur con buste paga non proprio esaltanti, possono dirsi più “fortunati” di altri potendo contare sulla loro giovane età ed una reputazione in costante ascesa. Fra questi, rintracciamo giocatori da 400mila euro a stagione come Federico Chiesa della Fiorentina o Barreca del Torino, con grande mercato nonché titolari inamovibili di viola e granata, ma anche ragazzi da 300mila euro come i vari Hateboer dell’Atalanta, Biraschi del Genoa, Krafth del Bologna o Barella del Cagliari. Tutti presenti nell’undici titolare dei propri club ma anche con prospettive di crescita e margini di miglioramento non trascurabili.
Titolari e sottopagati, i proletari del football
A chiudere la lista dei talenti titolari eppure poco rimunerati del nostro calcio, troviamo giocatori come Gomis della SPAL a quota 250mila euro a stagione ma anche i vari Chibsah del Benevento, Mandragora del Crotone a 200mila, Verde del Verona a 220mila ma anche i convenientissimi Lirola e Nuytnick di Sassuolo e Udinese rispettivamente retribuiti 150 e 100mila euro. Insomma, un autentico affare.
Sotto i 100 mila, ecco i meno retribuiti della Serie A
Fra i calciatori che rinforzano le schiere delle rose dei 20 club di Serie A sedendosi spesso in panchina, invece, troviamo diversi prospetti che non superano i 100mila euro annui. Fra questi, i più agiati sono Kotnik e Scamacca di Crotone e Sassuolo con un ingaggio da 80 e 70mila euro annui con, a seguire, diversi talenti a quota 50mila euro. Nello specifico, parliamo di Gyamfi, Brignoli, Gravillon del Benevento oppure dell’esterno alto del Chievo Vignato ma anche dei friulani Borsellini (portiere) e Bochniewicz (difensore centrale). A quota 40mila segnaliamo i pitagorici Borello (esterno offensivo) e Suljic (centrocampista), a 30mila i calabresi Viscovo (portiere), Cuomo (difensore centrale) ma anche il terzo portiere della Fiorentina Cerofolini e, a chiudere, con la palma di giocatore meno retribuito del massimo campionato, il portiere lituano Krapikas a quota 20mila euro annui, ovvero: 1.670 euro al mese.