I buu razzisti della Sardegna Arena a Kean: ecco cosa rischia il Cagliari
Minuto 40 del secondo tempo, Kean segna il 2-0 per la Juventus. Partita chiusa? Sì, solo sul campo, perché l'esultanza strafottente del giocatore bianconero e i successivi ululati razzisti di alcuni tifosi sardi nei suoi confronti ne hanno infatti aperta un'altra. Una sfida che nessuno avrebbe mai voluto giocare e che ora vedrà in campo anche il Giudice Sportivo: obbligato dall'imbecillità di pochi a valutare e prendere delle decisioni.
I buu razzisti piovuti sulla testa di Kean, Matuidi e Alex Sandro, e il successivo annuncio dello speaker per riportare la situazione alla normalità, sono infatti nel referto che l'arbitro Giacomelli e gli ispettori federali hanno compilato e fatto arrivare sulla scrivania del dott. Gerardo Mastrandrea: colui che dovrà, nelle prossime ore, decidere se (e come) punire la società di Tommaso Giulini in virtù della responsabilità oggettiva.
Ecco cosa rischia il Cagliari
Dopo i precedenti casi di razzismo (Muntari e Matuidi), il Cagliari e i suoi tifosi ora rischiano grosso. Secondo l’Unione Sarda il club rischia seriamente una squalifica, mentre per la Gazzetta dello Sport la società rossoblu potrebbe invece essere sanzionata con un'ammenda o con la chiusura del settore dai cui sono partiti i buu. In attesa di conoscere la decisione del Giudice Sportivo, tra coloro che si sono sentiti in diritto di commentare il brutto episodio della Sardegna Arena è arrivato anche Mino Raiola.
La presa di posizione di Mino Raiola
L'agente di Moise Kean e Blaise Matuidi, intercettato poco ore dopo l'episodio della Sardegna Arena, ha infatti preso posizione e difeso i suoi assistiti: "Non si può essere italiano e razzista allo stesso tempo – ha spiegato il procuratore – Per me il razzismo e sinonimo di ignoranza. Nessuno può o dovrebbe giustificarlo. Sono fiero dei miei ragazzi e sono con loro fino alla fine".