I buoni maestri di Morata: “Ibra, che forza. Raul è il mio idolo”
#askmorata Chiedi a Morata chi sono i suoi idoli e allora il giovane attaccante del Real Madrid, spedito a Torino per farsi le ossa, risponde con certezza: "Il miglior giocatore di sempre della Juventus? Per quelli che ho visto giocare, direi Ibrahimovic". Ibracadabra è spettacolo e magia. "La sua tecnica e la sua potenza sono impressionanti". L'infortunio è superato, il ginocchio che aveva fatto i capricci per un'entrata rude subita in allenamento è guarito: l'ex attaccante dei ‘blancos' attende il momento buono, il primo gol in maglia bianconera. "Non sono al 100% – fa sapere ai tifosi che gli scrivono attraverso l'account ufficiale della società – ma spero di arrivarci presto. Diciamo che adesso sono ancora all'80%". In Spagna tifosi ed estimatori lo hanno paragonato a Morientes, icona del calcio iberico. Il giovane Alvaro sorride, ringrazia… ma altre preferenze. "Sì, è una cosa che mi hanno ripetuto spesso e per me è sicuramente un grande onore. Il mio idolo resta comunque Raul". Zlatan, Raul… il ragazzo ha buoni maestri.
Dalla Liga alla Serie A, Morata racconta così la nuova esperienza. Per quanto non sia ai livelli di una volta, il campionato italiano conserva sempre una tradizione tattica importante. "La Serie A è molto difficile e competitiva – aggiunge Morata -, non è facile emergere perché ci sono più squadre che sono in grado di lottare per lo scudetto". Maggiori ostacoli sulla strada che porta al successo ma anche un'attenzione particolare ad altri dettagli formativi per un calciatore. "Si bada molto alla condizione fisica e alla tattica. In Spagna, invece, ci si concentra più sulla tecnica". Com'è il rapporto con Allegri? E' un ottimo tecnico, sempre vicino ai giocatori. I suoi allenamenti sono molto intensi".