I bidoni del derby, i peggiori acquisti di Inter e Milan negli anni 2000
Il derby di Milano ha visto come protagonisti tanti grandissimi calciatori sia con la maglia del Milan che con quella dell'Inter dalla prima stracittadina, giocata il 10 gennaio del 19o9, fino all'ultima, dello scorso 4 aprile. Atleti che con le loro giocate hanno illuminato lo stadio di San Siro per la gioia di una o dell'altra tifoseria ma, allo stesso tempo, i club meneghini spesso hanno sbagliato i loro investimenti portando dei giocatori di bassissimo profilo a vestire le loro gloriose maglie. In vista della gara di domenica sera alle ore 20:45, che vedrà una bella parata di stelle sul rettangolo verde dello stadio milanese, abbiamo ripercorso alcuni investimenti sbagliati da parte dei due club che si contendono il primato sotto la Madunina.
Da M'Vila a Lamouchi: gli errori dell'Inter
I nerazzurri, che spesso sono stati protagonisti di errori di mercato (anche a vantaggio dei "cugini"), negli anni post Triplete sono riusciti a portare ad Appiano Gentile gente come Yann M'Vila, Ishak Belfodil, Wallace Patrick Olsen e Caner Erkin. Scorrendo le rose fino ai primi anni del 2000 si possono notare come Sabri Lamouchi, Vratislav Gresko, Vampeta, Gonzalo Sorondo e Nelson Vivas ma non bisogna andare lontanissimo perché molti tifosi ancora si chiedono che fine abbiano fatto Lisandro Lopez, arrivato lo scorso gennaio come uomo che doveva mettere a posto la difesa e che poi è scomparso dai radar di Spalletti.
Da Digao a Mattioni: le scelte sbagliate del Milan
Se Sparta piange, Atene non ride. Dall'altra parte dei Navigli la situazione non è molto meglio: i rossoneri stanno facendo i conti ancora con gli arrivi di José Mauri e Luiz Adriano ma nelle precedenti stagioni son transitati da Milanello personaggi del calibro di Digao, fratello minore di Kakà; Felipe Mattioni, Leandro Grimi, Mathias Carascio, Tabarè Viudez e Didac Vila. Se dovessimo scorrere l'album del Diavolo potremmo arrivare a nomi come Fabricio Coloccini, Darjo Smoje, Ricardo Oliveira Julio Cesar, Javi Moreno e Pablo Garcia ma, arrivati a questo punto, perché gustarsi l'appetito in vista di uno dei derby più attesi e, probabilmente, interessanti degli ultimi anni?