Honduras, scontri prima del derby Olimpia-Motagua: 3 morti e 7 feriti
Il bilancio provvisorio degli scontri avvenuti tra gli ultras prima del derby tra Olimpia e Motagua a Tegucigalpa in Honduras è di tre morti e almeno sette feriti. Secondo una prima ricostruzione gli incidenti sarebbero iniziati fuori dalla stadio. Il presidente del Motagua, Pedro Atala, ha detto che il pullman della sua squadra è stato attaccato con lanci di bottiglie e a colpi di mazze di ferro dai tifosi dell'Olimpia. Anche tre calciatori sono rimasti feriti e sono stati portati in ospedale. Circa 10 mila tifosi, che erano già entrati allo stadio, sono rimasti coinvolti nella ressa verso le uscite, la polizia aveva usato i gas lacrimogeni per disperdere i facinorosi.
Cosa è successo allo Estadio Tiburcio Carias Andino
La partita già alla vigilia era stata ritenuta a rischio. E per questo sono stati utilizzati 5000 agenti di polizia dentro e fuori lo stadio. I 10mila tifosi che erano già sugli spalti hanno cercato di lasciare lo stadio, ma hanno trovato le vie d'uscita bloccate dalla polizia che aveva usato in precedenza i lacrimogeni. Nella calca alcuni tifosi sono rimasti schiacciati. All'esterno dello Estadio Tiburcio Carias Andino si è scatenato l'inferno. Con i tifosi delle due squadre che sono stati protagonisti di scontri a colpi di mazze. Sono stati identificati due tifosi che hanno perso la vita Carlos Fernando Alvarado (di 26 anni) e Jeferson Banegas (24 anni).
Scambio di accuse tra Olimpia e Motagua
Mentre il numero uno del Motacua, Pedro Atala, ha attaccato i tifosi dell'Olimpia che hanno attaccato prima dell'incontro il pullman della squadra, tre giocatori sono stai feriti Emilio Izaguirre, Roberto Moreira e Jonathan Rougier, quello dell'Olimpia ha respinto le accuse e ha commentato gli scontri dicendo: "sono atti di violenza degli ultras della curva e sono stati episodi sfortunati".