Higuain, un bacio alla città: “Non sono mai stato così amato come a Napoli”
L'eco dell'impresa di Gonzalo Higuain non si è ancora spento. Il bomber argentino, in attesa di lasciare il segno anche nell'imminente Copa America, è l'immagine di una città che ha ritrovato quell'entusiasmo che mancava dai tempi dello scudetto di Maradona. Una passione straripante che ha toccato, commosso e spinto lo stesso "Pipita" a superare il mito Nordahl e a scrivere il suo nome, in maniera indelebile, nella storia del calcio italiano. Mentre il suo futuro è ancora non del tutto chiaro, nonostante i recenti contatti tra De Laurentiis e l'entourage, Higuain ha spiegato in patria tutto l'affetto provato in queste ultime settimane nei confronti della tifoseria azzurra: "A Napoli ho sentito l'amore – ha raccontato all'argentino "Olè", l'attaccante napoletano – Mi sono sentito amato come in nessun club prima d'ora. Dopo aver segnato il terzo gol contro il Frosinone, quando tutta la squadra festeggiava con me, mi sono sentito immensamente felice".
I meriti di Maurizio Sarri
Sono davvero lontani anni luce i momenti d'incomprensione con Rafa Benitez e i fischi di Fuorigrotta per quel famoso rigore calciato alle stelle, nella partita contro la Lazio che valeva l'accesso alla Champions League nella stagione 2014/2015. Ora Higuain, come ha confermato anche il padre Jorge, è un uomo felice e circondato dall'affetto di una città intera. La decisione di De Laurentiis di divorziare da Benitez è stata determinante per l'argentino: "Sarri mi ha aiutato tanto, mi ha spiegato come potevo migliorare, l'ho ascoltato e ci sono riuscito – ha dichiarato Higuain – Ora vogliamo goderci questa grande stagione che abbiamo fatto. La squadra e la città lo meritavano".
La speranza di tutti i tifosi partenopei è che tutto questo possa continuare ancora per molti anni. De Laurentiis ci crede e ha già avanzato la sua offerta al giocatore: rinnovo fino al 2019, con un'opzione fino al 2020, ritocco dell'ingaggio fino a 8 milioni di euro più bonus, abbassamento della clausola rescissoria (da 94 milioni a 70) e promessa di costruire una squadra in grado di lottare ad armi pari sia in Serie A che in Champions League.