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Higuain chiama, Sarri risponde? 5 motivi per vederlo alla Juventus

Dopo il botta e risposta tra il Pipita e il tecnico dopo Napoli-Juventus, si potrebbe anche ipotizzare uno scenario oggi impensabile ma non troppo. Sono tanti i motivi per cui Sarri starebbe bene in bianconero, col ciclo di Allegri verso la fine e la fama di tecnico dalla forte personalità, con le idee chiare e in costante ascesa.
A cura di Alessio Pediglieri
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Napoli-Juventus ha dato due conferme in soli 90 minuti: la bontà del gioco di Maurizio Sarri, ancora una volta superiore all'avversario di turno, e la capacità di Allegri di rigenerare nella testa e nello spirito i propri giocatori. Insomma, entrambi i tecnici hanno vinto le rispettive battaglie personali, al di là del risultato finale. L'allenatore dei partenopei ha dimostrato per l'ennesima volta di essere di altissimo livello, con idee chiare e una scelta nell'impostare le gare che va al di là della semplice necessità (tra infortuni e qualità tecniche a disposizione).

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Il suo alter ego in bianconero ha da parte sua evidenziato ciò che questa Juve targata Allegri ha: una volontà ferrea di rialzare la testa non appena cercano di abbassargliela. E in un prossimo futuro, ci potrebbe essere anche uno scenario oggi impensabile: con Sarri al posto di Allegri, proprio sulla panchina torinese. E a quel punto, la Juve potrebbe trovare la definitiva quadratura.

Pipita-Sarri, amore mai finito

E' una suggestione, nata proprio a ridosso dell'ultima partita al San Paolo. Grazie alle dichiarazioni di Gonzalo Higuain e Maurizio Sarri. Con il primo che ha elogiato il tecnico sperando un giorno di ritrovarlo in panchina e con il secondo che ha difeso il suo ex pupillo con cui è rimasto in ottimi rapporti malgrado l'addio turbolento da Napoli alla volta di Torino.

Gli intrecci del mercato

Eppure è uno scenario verosimile viste le intricate strade di un mercato che mai finisce di stupire. Nessuno avrebbe pensato ad un Higuain in bianconero una manciata di giorni dopo il record dei 36 gol in 36 partite di campionato, o un Neymar da 220 milioni al Psg o un rinnovo di Donnarumma nel Milan che faceva la voce grossa con la nuova proprietà. E invece, tutto e il contrario di tutto è accaduto. Per questo anche Sarri alla Juve potrebbe essere una realtà non tanto remota.

Perché Sarri può andare alla Juventus

Personalità da vendere

Maurizio Sarri ha dimostrato di avere la stoffa per sapere gestire le situazioni anche più delicate. E' sempre con la spada sguainata in un duello sempre acceso col proprio presidente. Tocca e difende, per poi toccare a propria volta. Anche questo aspetto è un elemento importante per il tecnico dei partenopei che lo fa apprezzare ovunque: ha una sua personalità, forse burbera e garibaldina, ma non nasconde la mai la mano.

Un maestro riconosciuto da tutti

Se con la presidenza non si spaventa nel portare avanti le proprie idee, sul piano del gioco oggi non ha rivali. Sarri è un ‘maestro', al momento con l'iniziale minuscola, in attesa di qualche vittoria importante. Ha saputo modellare il Napoli in due stagioni e dare alla squadra più virtù che vizi, sia tattici che tecnici: il Napoli oggi esprime il miglior gioco della Serie A e non solo ed è stato riconosciuto da tutti.

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Giocatori dalla parte del mister

I giocatori in rosa sono soddisfatti, tutti. Chi gioca, ovviamente, ma anche chi resta dietro le quinte in attesa di un posto che fatica ad arrivare per le scelte del tecnico che difficilmente si lascia andare al turn-over. Ma la coesione della rosa, al di là dell'entusiasmo scaturito dai risultati positivi, è palpabile anche nei momenti più delicati. Come l'attuale, dove l'attacco – che si identifica soprattutto in Mertens – non gira come dovrebbe ma nessuno scalpita a prenderne il posto.

Tecnico in costante ascesa

Sarri è in costante ascesa. Dopo Empoli e il primo anno al San Paolo, sta dimostrando di non aver concluso il proprio progetto tecnico. Sa migliorare e migliorarsi, attraverso il lavoro quotidiano. I suoi allenamenti, i suoi appunti prima, durante e dopo i match, i suoi droni in allenamento hanno fatto scuola. Oggi, al netto delle possibilità a disposizione, è il tecnico che sta ottenendo i migliori risultati col meno a disposizione. E può ancora crescere.

Il ciclo di Allegri è al termine

Max Allegri alla Juventus potrebbe aver finito il proprio ciclo vincente: tre scudetti consecutivi, due finali di Champions League. Un condottiero che sta portando per l'ennesima volta la nave bianconera in porto ma forse per l'ultima volta, visto che le motivazioni e gli stimoli potrebbero venire meno. La Juventus, al di là di come finirà questa stagione, potrebbe varare il cambio in panchina. E oltre Sarri non c'è oggi sul panorama dei tecnici, allenatore più preparato e convincente.

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