Henrik Larsson vieta al figlio Jordan di andare alle Olimpiadi
A tanti calciatori è stato impedito di andare alle Olimpiadi. Ma nessuno può ‘vantare’ una storia come quella di Jordan Larsson diciannovenne attaccante a cui il papà ha vietato la partecipazione ai giochi Olimpici. Il papà di Jordan è molto noto si tratta dell’ex calciatore di Barcellona e Manchester United Henrik Larsson. L’ex attaccante, famoso all’epoca anche per le sue treccine, è l’allenatore dell’Helsingborg e ha detto di no alla convocazione olimpica perché in squadra non ha praticamente più attaccanti e il figlio non può abbandonare il club:
Capisco che è una decisione che penalizza Jordan, ma abbiamo un attacco carente e non possiamo rinunciare a mio figlio. Jordan ha capito la situazione e pur essendo deluso, ha capito la situazione.
Stupisce la decisione di Larsson per il figlio Jordan, che è stato battezzato così per rendere onore al grande cestista americano, perché Henrik è stato un bomber capace di realizzare in carriera 470 gol, ed avendo giocato con grandissime squadre (ha vinto 18 trofei, compresa la Champions e arrivò 3° a USA ’94 con la Svezia) sa esattamente quanto è importante per ogni calciatore prendere parte a una grande manifestazione.
La Svezia, che si è qualificata alle Olimpiadi dopo il successo all’Europeo Under 21 dello scorso anno, perde dunque un altro pezzo per il torneo olimpico di calcio, e si allunga così l’elenco degli assenti ai Giochi. In Argentina c’è stato un terremoto per le convocazioni. Dybala è stato costretto a dire di no, a causa del rifiuto della Juventus. Situazione identica per Icardi, anch’egli convocato ma che non ha ricevuto l’ok da parte dell’Inter. Anche il Portogallo ha fatto fatica a mettere su la squadra, e pure in rosa c’erano potenzialmente tanti giocatori di prima fascia, tra questi anche Renato Sanches. Felipe Anderson della Lazio invece ha avuto l’ok dalla Lazio, dopo una lunga battaglia.