Hazard, doppietta e addio. Giroud signore dell’Europa League. Arsenal, difesa shock
Il primo "derby inglese d'Europa" se lo aggiudica il Chelsea e con esso arriva il primo trofeo europeo per Maurizio Sarri. I Blues hanno vinto l'Europa League battendo l'Arsenal per 4-1 e a distanza di sei anni tornano a vincere un torneo continentale. Il club di Roman Abramovic mette così in bacheca per la seconda volta in bacheca quella che una volta si chiamava Coppa Uefa e conquista il sesto trofeo europeo. Gara contratta e poco spettacolare nella prima frazione, più frizzante e con 5 goal nella ripresa: due facce di una sfida che non si preannunciava facile e che si è sbloccata solo dopo una giocata individuale. Dopo vent'anni un tecnico italiano si prende la seconda competizione più importante d'Europa: l'ultimo a vincere questo titolo era stato Alberto Malesani con il Parma nel 1998/1999 e da stasera Sarri si iscrive nel club degli "allenatori vincenti".
Giroud è ‘mister EL'. Hazard saluta il Chelsea con 2 gol
L'uomo più decisivo dell'Europa League per i Blues è stato Olivier Giroud e anche questa sera lo ha dimostrato: il centravanti francese ha realizzato il goal numero 11 nella competizione e ha spianato la strada della vittoria alla squadra di Sarri. Legge dell'ex applicata con precisione e esultanza contenuta per un ex Gunners che ha lavorato bene per i compagni e per se stesso. "Man of the match".
Un altro marcatore di serata è Pedro ma lo spagnolo, oltre alla rete decisiva nella notte di Baku, questa sera ha realizzato il nono goal in una finale e con la conquista dell'Europa League può vantarsi di avere tutte le coppe più importanti nel suo palmares. Eroe dei due mondi.
Nella ripresa è salito di tono tutto il Chelsea e Eden Hazard è diventato un protagonista dell'ultimo atto di questa competizione con una doppietta che ha messo la parola "fine"al derby londinese: il trequartista belga prima su rigore e poi con un tocco da distanza ravvicinata è diventato il nono marcatore della storia dei Blues con 110 goal e con ogni probabilità è stato il suo saluto al club inglese. Decisivo.
La prima frazione non è stata brillante e son state le linee di centrocampo ad essere più impegnate: spiccano le prove di Jorginho e Xhaka che, ognuno a suo modo, hanno cercato di dare ordine alle rispettive squadre. I Blues hanno messo in mostra una buonissima organizzazione e hanno chiuso gli spazi agli avversari con grande attenzione nei momenti di pressione dell'Arsenal. Idee e ordine.
Ozil e Lacazette mai in partita. Difesa Gunners allo sbando
Nella notte di Baku i calciatori che finiscono dietro la lavagna calciatori dell'Arsenal per il risultato e per l'impatto che hanno avuto sul match: ci si aspettava molto di più da Mesut Ozil, per la qualità che è in grado di esprimere di solito, e Alexandre Lacazette, il cui apporto al match è tutto in una mezza simulazione nel primo tempo. Apatia.
Voto negativo anche per Ainsley Maitland-Niles e Laurent Koscielny: il primo parte bene ma commette il fallo per il calcio di rigore del 3-0 mentre il capitano dei Gunners si perde Giroud sul primo goal ed è l'uomo di riferimento di un reparto che ha sofferto moltissimo nella seconda parte di gara le folate offensive avversarie. Confusione.
Peter Cech fa quel che può: addio senza colpe
Nella gara di addio al calcio Petr Cech subisce 4 goal ma nessuno è arrivato per un suo errore o un per una valutazione sbagliata. Il portiere ceco, per cui sembra essere pronto un ruolo dirigenziale al Chelsea, è stato uno dei numeri 1 più forti del primo decennio del 2000 e lo ha dimostrato anche con gli interventi su Giroud e Hazard. Thank you, Petr!