Harakiri Inter, in vantaggio con Icardi si fa rimontare dal Torino

Non basta il tredicesimo centro stagionale di Mauro Icardi per permettere all'Inter di raggiungere il quarto posto e scavalcare la Fiorentina. Contro il Torino arriva una sconfitta pesantissima soprattutto per il morale di una squadra che stava anche riuscendo a vincere giocando male ma che è riuscita a perdere giocando malissimo. Gli uomini di Mancini nella ripresa hanno rovinato quanto di positivo ottenuto in un primo tempo con il rigore di Icardi. Prima Molinaro, poi Belotti hanno riaperto e ribaltato il risultato con in nerazzurri che finiscono in 9 per le espulsioni di Miranda e Nagatomo. Adesso il terzo posto è definitivamente perso. C'è da salvare almeno l'onore e il rispetto del proprio pubblico.
Parte bene l'Inter che cerca punti pesanti per superare la Fiorentina e non perdere il treno Roma, vittoriosa nel derby pomeridiano. Mancini punta su Icardi (capitano) coadiuvato da Palacio e da Ljajic e Perisic ai lati. Il Torino si presenta a San Siro con Maxi Lopez e Belotti per provare a impensierire la retroguardia nerazzurra. La gara viene presa subito in mano dai padroni di casa che spingono molto sulla destra dove opera un ritrovato Santon e al 16′ arriva il vantaggio. Brozovic scarica da fuori area, Moretti si getta e tocca di mano: rigore e gol (13°) di Icardi. L'inerzia del match vede ancora l'Inter sfiorare il raddoppio con il Torino che spinge solo di rimessa ma senza decisione. Il primo tempo si conclude senza ulteriori emozioni, a ritmi blandi dove i padroni di casa mantengono il possesso del pallone e i granata non fanno nulla per impensierire Handanovic.
Nella ripresa il Toro parte fortissimo: i granata sfiorano il gol con Belotti dopo pochi minuti e riescono a trovare il pareggio con Molinaro al 10′ con una incursione del difensore in area dove Santon non riesce a chiudere e supera Handanovic di slancio. Gara riaperta e dopo 2 minuti compromessa per l'Inter: Miranda colpisce da dietro Belotti, giallo – il secondo – e brasiliano sotto la doccia. Mancini furioso toglie Ljajic e inserisce Murillo, ma cresce in campo il classico cuore granata con i nerazzurri che giocano a fari spenti.
Gli uomini di Mancini ne combinano più di Bertoldo: il Torino si prende in mano la partita e schiaccia l'Inter nella propria metà campo con i nerazzurri che hanno un attacco d'orgoglio con una combinazione aerea Brozovic-Icardi che scalda i guanti a Padelli. Ma è poco per Mancini che toglie l'argentino qualche istante dopo per inserire il veloce Biabiany. Mossa che si rivelerà un harakiri: 60 secondi dopo Nagatomo stende Belotti in area, espulso anche il giapponese e Toro che passa dal dischetto. Inter in nove, sotto di un gol, senza una punta di ruolo. Non riesce nemmeno l'assalto finale e San Siro non apprezza assolutamente quanto visto in campo.