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Hamsik: “A Napoli per sempre? Sì, è possibile”

Il Napoli riparte dalla vittoria di Genova: campionato ed Europa League per dimenticare la delusione di Champions. “Scudetto? Ci pensiamo”, dice Hamsik che giura fedeltà eterna agli azzurri: “Fino a quando starò bene non penso ad andare via da qui”.
A cura di Maurizio De Santis
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Su la cresta, Hamsik. L'ultimo dei tre tenori (Lavezzi e Cavani sono emigrati a Parigi), l'ultimo mohicano per l'acconciatura punk, l'ultimo della truppa Mazzarri rivoluzionata da Benitez. E' lui il calciatore più atteso dai tifosi e dal tecnico: la scorsa stagione fu condizionata dall'infortunio che lo tenne fuori a lungo, questa può essere quella del riscatto. Deve esserlo, soprattutto dopo la delusione per l'eliminazione dalla Champions maturata nella sciagurata notte di Bilbao. "Quella sconfitta ci aveva lasciati giù di morale – ha ammesso lo slovacco a Radio Kiss Kiss – con la vittoria di Genova abbiamo dato un segnale importante, adesso vogliamo far bene anche alla prima in casa, davanti al nostro pubblico". Al San Paolo arriva il Chievo Verona, avversario che agli azzurri – anche quando c'era l'ex Walter in panchina – s'è sempre rivelato ostico.

Marekiaro per sempre. A Napoli è da otto anni, un'infinità. E se tutto girerà per il verso giusto è pronto anche a indossare a lungo la maglia azzurra. "Tutta la mia carriera con il Napoli? Può essere, mi farebbe molto piacere perché fino a quando starò bene non penso ad andare via".

Supercoppa contro la Juventus. Si giocherà il 23 dicembre, Milano oppure Doha (sede che ha preso quota nelle ultime ore) le sedi dell'eterna sfida contro i bianconeri. Hamsik sorride sposta l'attenzione altrove… quella data è lontana nel tempo: "Fino a Natale giocheremo una volta ogni tre giorni e non sarà facile affrontare tutte queste gare. Mi chiedete della Supercoppa, io dico che domenica c'è il Chievo e questa è l'unica cosa che conta al momento".

Scudetto. Parola magica, che sotto il Vesuvio evoca ricordi lontani, legati ancora a Maradona. "I tifosi ne parlano spesso – ha aggiunto – e noi abbiamo il dovere di provarci. Loro possono darci una mano continuando sempre a essere il dodicesimo uomo in campo". Il rendimento con le ‘piccole' ha spesso frenato la marcia dei partenopei che nella scorsa stagione hanno perso terreno rispetto alla Juventus e alla Roma. Loro a competere per lo scudetto e per l'accesso all'Europa delle big, Napoli ad arrancare per le occasioni sprecate nonostante un attacco micidiale. Una prima linea da 100 gol, offuscata dalle incredibili defaillances difensive che hanno fatto capolino anche al San Mamés, spalancando le porte della qualificazione ai baschi. "Possiamo far male a chiunque, lottare alla pari con tutti e ripartire dalle cose belle fatte l'anno scorso in Champions e in campionato. Il gruppo c'è, il segreto è restare tutti uniti sempre e l'esultanza collettiva dopo la rete di De Guzman ne è la dimostrazione".

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