Guardiola non voleva Vidal: storia di un feeling mai nato col Bayern Monaco
Pep Guardiola sta contando i giorni che lo separano dall'addio al Bayern Monaco, club con cui concluderà la sua avventura per trasferirsi nel terzo campionato europeo dopo quello tedesco e quello spagnolo: la Premier, alla guida del Manchester City società con cui oramai si è già legato a partire dal prossimo giugno. E alla base di un divorzio annunciato ci sarebbero anche forti incomprensioni sul progetto tecnico voluto dallo spagnolo ma non condiviso dalla dirigenza bavarese. Come nel caso dell'acquisto di Arturo Vidal dalla Juventus, un giocatore importante ma non fondamentale per le scelte che Pep avrebbe voluto in rosa per una squadra competitiva e perfetta sotto ogni punto di vista.
Dopotutto già a Barcellona Guardiola era abituato a gestire tutto, fin dai minimi particolari, soprattutto per quanto riguardava l'aspetto tecnico e tattico. Allenamenti dettagliati, giocatori giusti nei posti giusti, direttive semplici e precise. Risultato? Una squadra perfetta, un'amalgama vincente, nessun avversario all'altezza e un Barcellona che ha scritto la storia del calcio. In Baviera non è andata altrettanto bene. Certo, Guardiola ha vinto anche con il Bayern confermando le proprie doti di tecnico ma non ha sorpreso. Anzi, la Champions League ad oggi è ancora un sogno quasi proibito.
Un feeling con il club mai nato e sviluppatosi, una semplice convivenza d'opportunità che oggi si è interrotta con lo spagnolo che andrà in Premier a sduon di milioni e il Bayern che ha già ufficializzato l'arrivo di Ancelotti per il 2016. In mezzo tanti gossip come quello che racconta la ‘Bild', secondo cui alla base dell'addio vi sarebbe anche un mercato estivo non in linea con le direttive dell'allenatore contrario all'acquisto di Vidal, per 40 milioni.
Sembra che Guardiola volesse un esterno difensivo per puntellare ancor più il reparto arretrato ed avere più scelte sulle fasce. Invece, il Bayern si svenò per il cileno che sta giocando bene e all'altezza delle aspettative ma che per il tecnico spagnolo era un elemento in più, non necessario. Adesso, con la Premier alle porte e un nuovo mercato da rifare (Pep ha chiamato Neymar), si vedrà se con l'avvento di Ancelotti, Re Arturo resterà in Baviera per smentire l'allenatore catalano.