Guangzhou-Seul 1-1, Marcello Lippi vince la Champions League asiatica (video)
Pareggiando in casa per 1-1 nella finale di ritorno contro il Seul, il Guangzhou Evergrande ha vinto la Champions League Asiatica. Il grande protagonista di questa strepitosa impresa è Marcello Lippi, che è diventato così il primo allenatore capace di vincere in due continenti diversi la competizione più importante. Lippi, che all’andata aveva pareggiato per 2-2, ha conquistato il quarto titolo da allenatore della squadra cinese che mai aveva vinto questa manifestazione. Il Guangzhou, che è passato in vantaggio con il suo giocatore più forte il brasiliano Elkeson al 58’ ed è stato agganciato da Damjanovic (62’) soprannominato l’Ibrahimovic asiatico, tra un mese disputerà il Mondiale per Club. Marcello Lippi, che con questo successo sale a 18 titoli vinti in carriera (tredici con la Juventus, quattro con i cinesi e il Mondiale del 2006), se batterà la vincente della Champions League Africana nei quarti del Mondiale per Club, la finale ci sarà domani, sfiderà il Bayern Monaco di Pep Guardiola.
Triplete possibile. Ad attendere il Guangzhou Evergrande c'è la doppia sfida in semifinale di Coppa di Cina contro il Beijing Guoan: dovesse centrare anche questo trofeo nel 2013, allora metterebbe in bacheca un incredibile triplete.
La gioia. "Sono orgoglioso orgoglioso di essere il primo allenatore che ha vinto la Champions in Europa e in Asia – ha ammesso Lippi in collegamento telefonico con Sky Sport -. Mi sono rimesso in gioco dopo il brutto mondiale Mondiale con l'Italia in Sudafrica. In un anno e mezzo abbiamo vinto due scudetti, una coppa di Cina e una Champions League, per me è una grande soddisfazione".
La dedica. "Tutto quello che ho conquistato nella mia carriera l'ho sempre dedicato alla mia famiglia, qui vivo solo, i miei vivono in Italia, li vedo 2-3 volte l'anno e sono sacrifici sia per me che per loro. Dedico questa vittoria a loro, anche perché quando sono al lavoro sono duro da digerire".
Auguri a Del Piero. "Dedico questa vittoria un po' anche a Del Piero, è stato un grandissimo calciatore, ma soprattutto per me è stato un onore lavorare con lui".