Guai fiscali per Cassano: accusato di aver evaso 3 milioni
Antonio Cassano indagato per evasione fiscale: l'accusa riguarda una presunta dichiarazione "infedele" all'erario avvenuta nel 2006, quando giocava nel Real Madrid. Stando a quanto riporta l'edizione online di Repubblica, il talento barese avrebbe evaso tre milioni di euro sull'ingaggio percepito alla corte dei blancos. Era l'anno in cui Cassano era stato ceduto alla squadra spagnola tra mille polemiche: era appena gennaio, e la Roma lo aveva ceduto al club di Florentino Perez per appena 5 milioni di euro, offrendogli un contratto fantasmagorico da quasi 8 milioni di euro l'anno.
Dopo un inizio più che positivo (esordio con gol-partita in coppa del Re dopo appena tre minuti contro il Betis Siviglia), Cassano finirà però rilegato presto in panchina. Neanche l'arrivo del nuovo tecnico, Fabio Capello, vede un miglioramento, ma anzi finì addirittura fuori rosa dopo la famosa sfuriata dopo il match contro il Tarragona, quando attaccò il tecnico dei blancos "colpevole" di non averlo schierato in occasione di quella gara. Era l'ottobre 2006, rientrerà in rosa soltanto il febbraio successivo. Pochi mesi dopo arrivò la cessione alla Samdporia, dopo appena un mezzo di Real Madrid nel quale aveva collezionato 29 presenze e 4 reti.
Non è il primo caso di calciatore alle prese con problemi con il fisco: da Maradona a Leo Messi, passando anche per altri sportivi, come Valentino Rossi. Ma se il Pibe de Oro aveva mosso fin da subito "guerra" ad Equitalia (il 19 luglio 2016 inizierà il processo all'argentino per diffamazione), il motociclista aveva trovato un accordo versando 35 milioni di euro al fisco. A questo elenco si aggiunge adesso Cassano: le indagini, affidate al sostituto procuratore Antonino Di Maio, stanno per chiudersi, poi il gup deciderà se rinviare o meno a giudizio il fantasista di Bari Vecchia.