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Grecia, presidente entra in campo con la pistola: “Arbitro, la tua carriera finisce qui”

E’ accaduto nel finale di Paok Salonicco-Aek Atene quando, sullo 0-0, il direttore di gara annulla un gol ai padroni di casa. Il presidente Ivan Savvidis è entrato in campo con la pistola nella fondina intimando ai propri giocatori di andare negli spogliatoi. L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio.
A cura di Alessio Pediglieri
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In Grecia si è rasentata la tragedia alla fine di Paok Salonicco-Aek Atene quando il patron dei padroni di casa, a seguito delle proteste per un gol annullato dall'arbitro, ha invaso il campo con la pistola nella fondina dirigendosi minacciosamente verso il direttore di gara, mentre intimava ai suoi giocatori di lasciare immediatamente il campo. L'arma non è mai stata estratta ma il gesto ha scatenato il putiferio con l'intervento delle forze dell'ordine che hanno bloccato il presidente del Paok scortandolo fuori dal terreno di gioco.

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Una scena da film, purtroppo però era la pura e cruda realtà di una partita di calcio che poteva – e doveva – essere come le altre. Se non che all'ultimo secondo, l'arbitro annulla una rete dei padroni di casa scatenando la protesta. Sugli spalti, da parte dei tifosi inferociti, e in campo con il presidente dei padroni di casa che ha fatto irruzione.

Il presidente Ivan Savvidis è entrato in campo intimando ai propri giocatori di tornare immediatamente negli spogliatoi per protesta, il tutto armato di una pistola tenuta nella fondina. La rabbia era rivolta all'arbitro e le accuse al direttore di gara sono state piuttosto esplicite, come raccontano i media greci, con tanto di arma mostrata e una frase che risuona come una minaccia vera e propria: "La tua carriera finisce qui".

L'intervento delle forze dell'ordine ha evitato il peggio ma la protesta e i disordini sono continuati anche nelle ore successive: "Non possiamo uscire dagli spogliatoi, la polizia ci ha detto che non è prudente. Siamo circondati" ha fatto sapere il tecnico dell'Aek, Manolo Jimenez che è corso nei sotterranei dello stadio una volta che ha capito che non c'erano più i presupposti per concludere la partita: "Non so cosa succederà adesso deciderà la Federazione" ha detto Jimenez che con la squadra è uscito solo a notte fonda quando il manipolo di tifosi avversari è stato disperso.

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