Gonzalo Higuain: “Ho paura di uscire di casa. Napoli? Mai pentito d’averla lasciata”
Osannato a Napoli. Sacrificato a Torino perché bisognava fare spazio a CR7. Mai amato al Milan e sbeffeggiato al Chelsea. Gli ultimi anni di carriera di Gonzalo Higuain non sono stati rose e fiori. Anzi, la pletora di critiche ricevute ha preso il sopravvento anche sui trionfi in Serie A a Torino. Da bomber che segnò il record di gol in una stagione con il Napoli (36) fino alla diffidenza dei tifosi Blues che lo ritengono un ‘pacco' raccomandato da Sarri (pure lui poco stimato a Stamford Bridge).
Non sono pentito, né mai lo sono stato, di avere lasciato il Napoli. Sono passati diversi anni, ognuno pensi ciò che vuole, io sono convinto di avere scelto correttamente.
Parabola poco felice per il Pipita che resta una delle punte più forti in circolazione nonostante i numeri adesso non siano dalla sua parte (3 gol in 10 gare) e a fine stagione farà ritorno alla Juventus (detentrice del cartellino) in attesa di capire cosa accadrà di lui. Nell'intervista a Let's Talk Football su Espn ha raccontato, senza fare riferimenti logistici specifici, il malessere che spesso lo ha accompagnato.
Non esco di casa per paura di quello che la gente potrebbe dirmi – ha ammesso l'argentino -, è il rimpianto più grande della mia vita. Ci sono persone che senza vergogna fanno e dicono cose cattive. Noi giocatori non uccidiamo nessuno facciamo solo uno sport e non possiamo uscire di casa? Ma in generale nel calcio è davvero difficile trovare persone che ti apprezzano per quello che sei veramente.
Higuain a cuore aperto, si confessa nel momento più delicato della sua esperienza di calciatore. Riflessioni intimiste che offrono ai tifosi e agli appassionati un lato nascosto del bomber sudamericano.
E' vero che abbiamo tanti soldi ma è altrettanto vero che gli amici non si comprano. Per 14 anni ho festeggiato compleanni e Natale con persone diverse. Per vedere mia madre, lei deve fare un volo di 15 ore… La gente queste cose non le vede e non le comprende. Vedono solo se fai gol e giudicano se non ne fai. Prima ci stavo male, adesso nulla mi fa più male.