Gomez, l’agente: “Ridono tutti del Milan. Un grande club non può essere diretto da certe persone”

"Del Milan ridono tutti". "Nemmeno nella Serie C argentina si comportano in questo modo". Sono alcune delle frasi, durissime, che l'agente di Gustavo Gomez – Augusto Paraja – lancia come strali nei confronti della dirigenza rossonera. La vicenda è nota: il difensore paraguaiano non rientra più nei piani del club, dopo l'interessamento del Fenerbahçe il Boca Juniors ha avanzato un'offerta ma nella trattativa c'è qualcosa che va storto: nemmeno di fronte all'ultima proposta (5, massimo 6 milioni per l'80% del cartellino mentre la parte restante è appannaggio del Milan in caso di futura rivendita) le parti sono riuscite a trovare un'intesa. Anzi, le ultime notizie – smentite – raccontano di una riunione burrascosa, con un bicchiere rotto e una sedia contro una vetrata negli uffici del club.
Mi auguro che il Milan venga rappresentato di nuovo da personaggi all'altezza – ha raccontato Augusto Paraja a Tuttosport -. Ormai, nel mondo del calcio tutti i giocatori, tutti i dirigenti, tutti gli allenatori ridono della situazione che si è venuta a creare al Milan.
Dopo le voci su un diverbio con il direttore sportivo, Mirabelli, il procuratore del calciatore affonda il colpo e rincara la dose, aggiungendo riflessioni che vanno oltre il caso specifico e la trattativa di mercato. Non parla direttamente di incompetenza ma il senso è chiaro: non è solo questione di scelte o di strategia (sbagliata) di mercato ma soprattutto di modo di porsi nei confronti dell'interlocutore.
Vi garantisco che il Milan sta attraversando un momento di grande confusione. Se prendi un giocatore di terza o quarta categoria, e lo metti in serie A, non devi stupirti se poi fa brutta figura. Se non hai il livello intellettuale e professionale per dirigere un grande club e te lo danno lo stesso in mano, i risultati non sono buoni. Noi siamo stati trattati malissimo, senza motivo – aggiunto Paraja -. I dirigenti del Boca sono arrivati da Buenos Aires, hanno portato una maglia come regalo e in cambio non hanno ricevuto nemmeno un caffè.