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Gol e razzismo: Kean rischia di fare la fine di Balotelli

Braccia allargate e sguardo di sfida strafottente: l’esultanza irrisoria verso i tifosi del Cagliari ha ricordato quella del suo idolo e amico Balotelli. Un gesto che ha provocato la reazione razzista di parte del tifo rossoblu. “Bisogna evitare certi gesti e avere rispetto – ha spiegato Allegri – I razzisti? Non conta che queste persone lo facciano perché provocate o meno, devono stare fuori dagli stadi”.
A cura di Alberto Pucci
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Moise Kean è ancora sulle prime pagine di tutti i giornali. Questa volta non solo per il gol che ha segnato a Cagliari. Per l'enfant prodige juventino, c'è infatti il rischio di diventare il nuovo Mario Balotelli. Sul campo, dove sta bruciando le tappe, e soprattutto fuori dove il pericolo è quello di essere preso di mira per il colore della sua pelle come l'attuale attaccante del Marsiglia. Ed è proprio quello che è successo alla Sardegna Arena: stadio che aveva già riservato ululati spiacevoli, nella scorsa stagione, al compagno di squadra Blaise Matuidi.

L'esultanza dopo il gol, offensiva e irrisoria verso i tifosi del Cagliari, ha infatti ricordato quella del suo idolo e amico Balotelli: braccia allargate e sguardo di sfida strafottente. Un affronto che gli ultrà rossoblu non hanno digerito, e che ha scatenato la reazione razzista di alcuni di loro. "Si cresce evitando certe esultanze – ha spiegato Allegri, dopo la gara, ai microfoni di Sky Sport – Anche contro l'Udinese, quando eravamo in vantaggio, aveva fatto un colpo di tacco che poteva non fare. Bisognava avere rispetto".

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La ricetta di Allegri

Dalle parole d'affetto di Balotelli ("Forza Moise, il tuo è un traguardo che va oltre l’aspetto sportivo"), allo "shampoo" in diretta del suo allenatore, sono passati pochi giorni. Ore che il giovane talento bianconero ha riempito con reti, belle giocate e purtroppo anche con la sfida personale con gli imbecilli di turno. "Mario mi dà tanti consigli perché non vuole che viva quello che ha passato lui", aveva recentemente dichiarato Kean. Suggerimenti che evidentemente il giocatore della Juventus ha subito dimenticato.

La Juventus a Cagliari ha vinto. Ma è stata l'unica, perché Kean, la Curva rossoblu e soprattutto il calcio italiano hanno perso. Ancora una volta. "Cosa bisogna fare per risolvere il problema? Molto semplice chi sbaglia e si macchia di cori razzisti non deve più entrare in uno stadio – ha concluso Allegri – Non conta che queste persone lo facciano perché provocate o meno. Ci sono i modi per individuarle".

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