Gilardino, il violino non suona più: l’attaccante pronto a dare l’addio al calcio
Le offerte arrivate nelle ultime settimane non lo hanno entusiasmato. Anzi, lo hanno spinto a prendere la decisione più difficile della sua vita sportiva. Dopo l'ultima stagione giocata con lo Spezia, Alberto Gilardino sarebbe ad un passo dall'annunciare il suo addio al calcio. Il trentaseienne attaccante campione del Mondo nel 2006, come ha rivelato la "Gazzetta dello Sport", sarebbe giunto a questa conclusione dopo le 6 reti in 16 presenze in Serie B, un'estate travagliata e l'iscrizione al corso allenatori di Coverciano.
Nel futuro del "Gila", sul quale c’era anche l’interesse del Monza targato Galliani-Berlusconi, ci sarà dunque la panchina. "Ho fatto il corso a Coverciano, è stato bellissimo – ha spiegato Giardino a "RMC Sport" – Ora devo dare l'esame, se non arriva un'offerta importante in questi giorni credo che non mi vedrete più in campo. L'allenatore al quale sono più legato? Prandelli è stato l'artefice della mia crescita, ma ci sono stati anche altri allenatori importanti per me".
La gioia di Berlino
Esploso con la maglia del Parma tra il 2002 e il 2005, con la quale divenne famoso per le sue reti e la tipica esultanza del "violino", Alberto Gilardino ha anche avuto il privilegio di vestire anche altre maglie durante la sua lunga carriera agonistica: tra queste anche quelle di Milan, Fiorentina, Genoa, Bologna, Palermo, Empoli e Pescara.
Il romanzo sportivo dell'attaccante di Biella si chiude dunque con ricordi indelebili e trofei prestigiosi: una Champions League, una Supercoppa Europea ed un Mondiale per Club con il Milan e una vittoria nel campionato cinese con il Guangzhou Evergrande. Il suo successo più importante è però quello conquistato con la Nazionale azzurra di Marcello Lippi, alla quale ha dato un contributo fondamentale per la conquista della coppa del Mondo nel 2006
