Arrivare al Mondiale con l'Italia, giocarlo e poi appendere i guanti al chiodo. E' l'ultima sfida della carriera di Buffon che 20 anni fa – il 29 ottobre 1997 – faceva il suo esordio tra i pali in Nazionale: ironia della sorte, accadde nello spareggio contro la Russia per la Coppa del Mondo del '98. Dopo 173 presenze e oltre settemila giorni (7305, per la precisione) Super Gigi taglia il traguardo con orgoglio, nella speranza che i prossimi playoff contro la Svezia possano essere propizi.

Il sogno e l'idea di poter rappresentare la mia nazione, sentire per 20 anni l'inno prima di entrare in gara, emozionare per quello e con quello, avere avuto la fortuna di avere vinto un Mondiale e avere dato ai nostri cittadini e sportivi una gioia così grande vale il regalo più bello che mi ha fatto la vita.

Cinque parate clou di Buffon in Nazionale

Buffon aziona il rewind e, in un'intervista al canale ufficiale della Federazione, ripercorre i momenti salienti della propria avventura in Nazionale. Ne traccia cinque, a cominciare da quando, diciottenne, si ritrovò a difendere i pali dell'Italia in una delle gare più delicate.

L'esordio in Russia nel 1997

Il primo è l'esordio in Russia, una serata con la neve, il campo fangoso, le peggiori condizioni per poter fare l'esordio: ci stavamo giocando il Mondiale di Francia 1998. Sono entrato e dopo cinque minuti ho dovuto fare una parata importante e difficile.

La miglior parata nel '98 contro il Paraguay

Vent'anni e una reattività da felino. La parata di Buffon contro il Paraguay nel 1998 è da cineteca, di quelle da registrare e poi trasmettere in tutte le scuole calcio. "Ero subentrato nel secondo tempo, a Parma… penso di avere fatto una delle parate più belle della mia carriera".

L'intervento provvidenziale su Zidane nel 2006

Mondiale 2006, quello del cielo azzurro sopra Berlino e della Coppa che Fabio Cannavaro avrebbe sollevato dopo la finalissima contro la Francia. Oltre alla testata di Zizou c'è una prodezza da ricordare. E' la parata compiuta da Buffon sull'ex fuoriclasse transalpino. "Se avessimo preso gol in quella occasione, ai supplementari, probabilmente non saremmo riusciti a ribaltare la situazione", ricorda Buffon.

Nel 2013 il miracolo sul bulgaro Popov

Durante Italia-Bulgaria del 2013, partita di Qualificazione ai Mondiali del 2014 in Brasile, Buffon fa qualcosa di fenomenale. La difesa dell'Italia è tagliata fuori, Popov è a un metro dalla porta e calci a botta sicura ma il portiere, con un colpo di reni, si allunga e devia quel che sembrava un gol già fatto.

La ‘parata' su Chiellini a Euro 2016

Europei 2016 in Francia, la Nazionale di Conte si ferma ai rigori contro la Germania. Il match è teso e combattuto, come accade sempre quando di fronte i tedeschi. Buffon compie un miracolo quando Gomez stoppa di petto dentro l'area ma, poco prima di calciare, viene anticipato dall'intervento di Chiellini. Il difensore della Juventus, però, rischia il clamoroso autogol, solo l'intervento del portiere evita il colpo del ko dopo il vantaggio di Ozil.

Alle cinque parate Buffon aggiunge anche altri tre momenti della propria carriera da ricordare. Non si tratta di prodezze tra i pali ma di occasioni che pure rappresentano un punto fermo nella propria avventura in Azzurro. Quali? Eccoli.

La partita con la Repubblica Ceca nel 2013, le 136 presenze e il record eguagliato di Fabio Cannavaro. La figuraccia dopo la vittoria con il Belgio agli ultimi Europei: aggrappandomi alla traversa, non mi sono accorto che era bagnata e quindi è mancata la presa… sono caduto in maniera goffa. Poi ci sono anche le mille partite da professionista, celebrate in Italia-Albania.