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Giaccherini vs Sarri: “Per lui esistono solo 15 giocatori”

Il centrocampista passato dal Napoli al Chievo si toglie qualche sassolino parlando di Sarri: “Con lui non mi sono mai sentito importante. Per lui ero il vice di Callejon, ma io sono una mezzala”:
A cura di Alessio Morra
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Per un anno e mezzo Emanuele Giaccherini è stato un giocatore del Napoli, che non ha avuto molte chance di giocare con la maglia azzurra. Sarri non gli ha mai dato troppo spazio e dopo tanta panchina e poche soddisfazioni personali l’ex juventino ha accettato la proposta del Chievo e ha salutato il Napoli. Con la maglia gialloblu ha già esordito (con una sconfitta contro l’Atalanta) e ora che è lontano Giaccherini si toglie qualche sassolino dalla scarpa e lancia qualche frecciatina a Sarri.

Per Sarri ero il vice Callejon, ma sono una mezzala

Ventiquattro partite e due gol nel bilancio azzurro di Giaccherini, che non ha mai voluto chiedere al suo ex allenatore perché ha giocato così poco. Forse perché una spiegazione se l’era data da solo. Il trentaduenne esterno per Sarri era il vice di Callejon, ma il giocatore si sente una mezzala:

Perché ho giocato poco a Napoli? L’unica spiegazione è l’infortunio iniziale che mi impedì di far vedere a Sarri che sono una mezzala: restai fuori due mesi per uno strappo e arrivarono Zielinski e Rog. Così Sarri mi mise esterno, un ruolo che non faccio bene. Per lui ero il vice Callejon, è stato un disguido tattico. Ho provato a dimostrare di poter essere utile, ma lui aveva questa visione di me. In campionato ho giocato una partita da titolare e ho anche segnato. Non mi sono mai permesso di chiedergli perché non giocassi mai.

Sarri lavora solo con 15 giocatori

Nell’intervista rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport’ Giaccherini ha detto chiaramente che Sarri lavora con un gruppo ristretto di giocatori, di fatto ne considera al massimo una quindicina (più o meno le stesse cose le disse un anno fa Gabbiadini):

In campo è bravissimo, ma ha questo problema di rapporto con le riserve. Quando alleni una grande squadra devi saper gestire bene il gruppo e Sarri in questo difetta. Per lui esistono 14 o 15 giocatori, ma se hai le coppe e vuoi vincere il campionato hai bisogno di tutti. Io a Napoli non mi sono mai sentito importante.

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Le differenze tra Conte e Sarri

Dopo aver augurato la Champions alla Juventus e lo scudetto al Napoli: “Spero che la Juve vinca la Champions e il Napoli lo scudetto: così tutti gli amici sono contenti”, Giaccherini ha parlato delle differenze tra il suo vecchio maestro Conte e Sarri, che hanno delle similitudini a livello tattico, ma gestiscono diversamente il gruppo:

Sia Conte che Sarri predicano il recupero immediato della palla, il pressing alto, il gioco propositivo. La differenza principale riguarda la gestione: per Conte sono tutti importanti e nessuno indispensabile, per Sarri ci sono undici indispensabili e gli altri vengono dopo.

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