Giaccherini: l’uomo giusto per il Napoli nelle mani sapienti di Sarri

"Giaccherinho" continuerà a vestire l'Azzurro: dopo quello dell'Italia all'ultimo Europeo francese, ci sarà infatti quello del Napoli che ha deciso di puntare forte sull'esterno di centrocampo per puntellare ulteriormente una squadra che sta cercando sul mercato – con molte difficoltà – i profili adatti al progetto tecnico di Maurizio Sarri. Che stima molto il giocatore con il quale il club partenopeo ha trovato subito l'intesa bruciando tutta la concorrenza e portandolo sotto il Vesuvio. Grazie anche ad un ultimo Europeo in cui Giaccherini ha mostrato le doti sempre decantate da Antonio Conte e che ne hanno confermato la qualità tattica e tecnica di un giocatore che sembra essere uscito da una parabola discendente che lo aveva portato a cercare fortuna – non riuscendoci – anche all'estero.
Il jolly che mancava – Emanuele Giaccherini non è più un giocatore di primo pelo, anzi. L'esperienza – anche internazionale – l'ha ben maturata e adesso sembra poter essere pronto per dare un contributo sostanziale al Napoli. Anche da un punto di vista tattico. Perché Giaccherini è un classico giocatore polivalente, in grado di ricoprire diverse zone del campo nelle differenti fasi di un match. è un jolly completo. Sa giocare da mezzala destra o sinistra ma si è già sacrificato anche come interno di centrocampo o da esterno. Nel Napoli di Sarri manca un giocatore in grado di poter tappare eventuali falle, anche quella del trequartista dove Giaccherini pur non avendo le qualità di un fuoriclasse si è già cimentato in passato.

Il classico 12mo uomo a disposizione – In questo senso Giaccherini sarebbe l'autentico jolly perché Sarri possa far rifiatare i più stanchi mantenendo alto il livello del proprio centrocampo. In caso di abbassamento delle prestazioni di Allan o Hamsik il 31enne ex Bologna potrebbe metterci la classica toppa, così come se gli esterni non riuscissero a dare un contributo sostanziale a Higuain. Giaccherini ha un ottimo possesso di palla, una buona corsa, sa dribblare e quando può vede anche la porta. Tutte doti non da fenomeno ma da giocatore utile alla causa.
Ultima chance – Giaccherini ha già dimostrato anche di avere personalità e carattere. Quando è stato chiamato da Conte per la convocazione azzurra ha avuto l'Italia intera contro. Ha saputo invece dimostrare sul campo di essere un giocatore rivelatosi importantissimo. Non solo per la testardaggine di Conte ma per le sue caratteristiche.
Anche l'Europeo poteva rivelarsi un fallimento professionale, era un'ultima spiaggia in cui Giaccherini però ha saputo emergere, acquisendo ancor più esperienza e consapevolezza nei propri mezzi. Anche Bologna era considerata da molti un prepensionamento anticipato e invece ‘Jack' l'ha trasformato in trampolino di lancio. Sotto Sarri, tra i migliori tecnici capaci di rigenerare giocatori sfiduciati, no potrà che continuare su questa strada: a 31 anni non può più permettersi di sbagliare.