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Gervinho: “Vincere con Spalletti, sarebbe stato come tradire Rudi Garcia”

In un’intervista rilasciata al francese “Equipe”, l’ivoriano ha ancora una volta speso belle parole per Rudi Garcia: “È grazie a lui se firmai con la Roma”.
A cura di Alberto Pucci
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Ora che è volato in Cina e si è tolto il peso della maglia giallorossa, Gervinho può rilassarsi e vuotare il sacco dopo le tensioni delle ultime settimane passate controvoglia in quel di Trigoria. L'attaccante ivoriano, infatti, fu al centro di un "caso diplomatico" con Luciano Spalletti: tecnico con il quale il giocatore non ha mai legato. Intervistato dal francese "Equipe", il 28enne ex Arsenal ha parlato del suo addio alla Capitale: "Il problema non è stato Spalletti, anche se ho subito discusso con lui nonostante De Rossi mi avesse garantito che era una brava persona. Il fatto è che, quando è arrivato, io già non avevo più voglia di rimanere. Alla fine sono partito e, probabilmente, è stata la soluzione migliore per tutti. Rudi Garcia? E' grazie a lui se ho firmato per i giallorossi. Il club non era favorevole al mio acquisto. Lui si è battuto affinché firmassi".

La riconoscenza verso Rudi Garcia

"Ottenere buoni risultati con Spalletti sarebbe stato come un tradimento verso Garcia – ha continuato Gervinho – Non era possibile questa cosa e ho preferito dire addio alla Roma". L'ingaggio stellare che gli ha messo sotto il naso la dirigenza dell'Hebei Fortune (quasi otto milioni di euro a stagione), consentirà a Gervinho di passare nel migliore dei modi la sua esperienza cinese, prima di tornare in eventualmente Europa dove diverse squadre continuano a seguirlo. Il ritorno in Francia, ad esempio, è tutto fuorché un'ipotesi campata per aria…anche se Gervinho riconosce che sono cambiate molte cose in Ligue 1: "Sono contento perché ho fatto un buon trasferimento e ho trovato un club adatto. La Francia? Negli anni in cui ci ho giocato, c'erano molte squadre forti come il Monaco, il mio Lille, il Lione – ha continuato Gervinho – Ora c’è solo il Psg e il campionato non è più divertente. Attualmente se vuoi giocare in Francia devi andare a Parigi, anche perché lì il vero obiettivo è la Champions League".

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