Germania, Low dopo il fallimento mondiale vara la tolleranza zero
In Russia la Germania partiva da Campione del Mondo in carica ed è tornata con la coda tra le gambe. Un flop colossale per una Nazionale che da sempre ha abituato ad esserci nei momenti che più contano come la fase finale di un Europeo o un Mondiale. Invece, in Russia è andato in scena un ‘dramma' sportivo in cui i tedeschi sono stati quasi ridicolizzati e obbligati ad una eliminazione prematura.
Una condizione inaccettabile, soprattutto per il ct Low che aveva condotto nuovamente la Nazionale ad una avventura iridata nella convinzione di fare bene come era già accaduto in Brasile. E invece, la nemesi: ci si è trovati in campo una Germania scarica, svuotata, superficiale e spersonalizzata. Il fallimento mondiale, ha però insegnato qualcosa di nuovo all'ambiente: si è ripartiti quasi da zero, soprattutto nell'atteggiamento, nella progettazione e nelle regole. Low ha subito varato la linea dura.
A stabilire le regole nuove non poteva che essere proprio Joachim Low, il ct che aveva portato al vertice mondiale la Germania solamente 4 anni prima. L'idea del commissario tecnico tedesco adesso è quella di responsabilizzare al massimo tutti i calciatori convocati. Con direttive diverse, un regime più austero e rigido.
In piedi all'alba e subito in campo. Iniziando dalla sveglia: subito dopo alzati, chi vuole (è un eufemismo) può allenarsi subito perchè dalle 10:30 alle 12 è fissata una seduta facoltativa. I giocatori possono svolgere qualche esercizio di risveglio muscolare e si è liberi di saltare tale seduta, anche se chi lo farà avrà ovvio apprezzamento.
Niente distrazioni e a letto presto. Se al mattino ci si sveglia presto, alla sera non si potrà pensare di andare a letto tardi. Sarà infatti vietato fare le ore piccole: entro le 24 tutti i giocatori devono essere nelle proprie camere, possibilmente a dormire. Nessuna distrsazione, nessun passatempo fuorchè il pensiero fisso a ciò che si sta facendo in ritiro. Il tutto per evitare un ulteriore fallimento per Euro 2020.