Genova, i tifosi rossoblu ricordano Scoglio: “Tutti allo stadio per il Professore”

Il 3 ottobre di dieci anni fa, il Professore mantenne la sua promessa. "Morirò parlando del Genoa", ha sempre dichiarato. E' così, purtroppo, è successo. Il ricordo di quella tragedia, andata in onda in diretta, è ancora vivo nel ricordo di tutti gli sportivi. Il destino scelse per Franco Scoglio un'uscita di scena degna del suo personaggio: un uomo deciso, duro e senza mezze misure. Si spense di colpo, a causa di un maledetto infarto, dopo un'accesa discussione televisiva con Enrico Preziosi. Un malore fatale che rese vano ogni tentativo di soccorso. Oggi, a distanza di dieci anni, la sponda rossoblu di Genova ricorda e piange ancora il suo ex allenatore. L'uomo che seppe far rialzare la testa al popolo del Grifone, risvegliarne il proprio orgoglio anche nelle stagioni più buie. "Io odio la Sampdoria e non perdo occasione per ribadirlo" disse senza problemi nel 1994, dopo che anni prima il suo "alter ego" doriano (Vujadin Boskov, altro indimenticato personaggio del nostro calcio) aveva "osato" prendere in giro il suo pupillo Perdomo ("Se sciolgo mio cane in giardino lui gioca meglio di Perdomo").

Per dare l'ultimo saluto a questo siciliano tutto d'un pezzo, Genova si mobilitò: furono in diecimila i tifosi presenti al suo funerale. E saranno in molti, probabilmente più di trentamila, anche quelli che gli riserveranno l'ennesimo applauso commosso dalle tribune del "Ferraris", prima durante e dopo Genoa-Chievo. Nonostante sia passato qualche giorno dall'anniversario della sua scomparsa, la tifoseria rossoblu ha deciso di omaggiare il "Professore" nella prima data utile: arrivata a distanza di giorni dal maledetto 3 ottobre, anche a causa degli impegni delle nazionali. Prima della sfida contro la squadra veronese, tutto il popolo del Grifone potrà applaudire anche la moglie e i figli dell'ex tecnico di Lipari, che saranno presenti allo stadio (invitati dal club di Preziosi) e scenderanno sul terreno di gioco per un lungo e commosso giro di campo davanti ai tifosi del Genoa. Non sarà una festa "ad minchiam", ma qualcosa di ben organizzato. Meticolosa, come meticoloso e maniacale era il suo modo di approcciare al calcio: passione popolar-nazionale che, in quella triste serata del 2005, perse uno dei suoi più grandi e genuini protagonisti.