Genoa-Roma, Garcia: “Sconfitta che ci farà crescere, voglio che i migliori restino qui”
Catania, Juventus, Genoa. Tre avversarie, tre partite, tre sconfitte. La Roma di Rudi Garcia chiude la stagione a 85 punti, comunque esaltanti, ma con il fiato corto e le gambe pesantissime a conferma di aver spinto forse fin oltre il lecito durante la stagione, il piede sull'acceleratore nel tentativo di fermare la Juventus che chiude il proprio campionato a quota 102 punti, a 17 lunghezze dai giallorossi. Un ultimo mese in cui le motivazioni sono mancate come alcuni uomini – soprattutto contro il Genoa, vittorioso 1-0 a Marassi. Non c'è da essere contenti nè soddisfatti ma non bisogna nemmeno cancellare tutto quello che di positivo c'è stato fino ad aprile quando la Roma era l'unica reale avversaria dello strapotere juventino. Per Garcia adesso bisogna guardare subito al futuro programmando una campagna acquisti che dovrà essere da protagonisti per giocarsi le proprie chances anche in Europa in Champions League.
Una sconfitta che fa bene – Per Rudi Garcia l'1-0 di Marassi sarà una lezione importantissima per molti dei titolari tra cui figuravano alcuni giovani che dovranno farsi le ossa in vista di stagioni più importanti. Una sconfitta, la terza su tre, che dunque non brucia se vista dalla giusta prospettiva: "Era il momento di vedere i giovani ed avere un avviso chiaro sul futuro. Abbiamo regalato il gol e mancato di cattiveria sottoporta. Abbiamo fatto un bel primo tempo, mentre nel secondo non abbiamo più giocato, senza movimenti. Sono insegnamenti importanti per l'anno prossimo anche per la società. C'erano dei giovani in campo oggi: li ho visti bene, per Jedvaj e Ricci la strada è ancora lunga e c'è da lavorare. Anche Mazzitelli ha giocato più di mezz'ora ma ha più esperienza".
Confronto bianconero – Ovviamente non manca il paragone con la Juventus dei 102 punti, con tre scudetti consecutivi in tasca e un futuro da assoluta dominatrice in Italia e – forse – in Europa: "Il talento non aspetta l'età. Abbiamo fatto delle scelte su dei giovani ed anche meno giovani, che poi hanno dimostrato di essere all'altezza. Dobbiamo analizzare bene le mancanze della rosa ed abbiamo bisogno di più quantità e qualità, giocheremo la Champions. Dobbiamo lavorare molto, io sarò ancora qui il prossimo anno e al contrario di Spagna e Inghilterra qui a lottare per lo scudetto sono sempre in tanti, comprese le sorprese che non mancano mai ogni anno. Dovremo essere competitivi e spero che accada anche a noi vincere tre tricolori consecutivi..."