Genoa, il segreto di Lamanna dagli 11 metri è Cataldi: “Mi ha detto lui dove buttarmi”

Parare un rigore decisivo, vincendo 1-0 e permettendo alla propria squadra di vincere davanti al pubblico amico una sfida impari contro una delle big del campionato. E' accaduto domenica pomeriggio a Marassi, durante Genoa-Inter con il portiere del Grifone Eugenio Lamanna che ferma il tiro dagli undici metri di Antonio Candreva. Una parata che lo ha eletto migliore giocatore in campo e il più decisivo, facendo sprofondare in un tunnel senza via d'uscita i nerazzurri oramai in piena crisi di gioco e di risultati.
Novello para rigori – Non è stato un caso se si guardano le statistiche ma tutto faceva presagire che per Lamanna fosse arrivato il momento della capitolazione. E invece, no: alla legge del portiere rossoblù si è inchinato anche Candreva. E' stato il vero protagonista di Genoa-Inter per aver permesso la vittoria ai suoi compagni ma in realtà parare rigori per Eugenio Lamanna è ormai diventata quasi una formalità perché prima di domenica, in Serie A c'era già riuscito ben tre volte su cinque. Ma quest'ultimo ha assunto un valore speciale anche per permettere al Genoa di allontanarsi in modo definitivo a tre turni dalla fine dalle paludi della retrocessione.
Suggerimento giusto – Stavolta però per respingere il tiro di Candreva c'è voluto il classico ‘trucchetto' che ha fatto la differenza. Lamanna, salito in cattedra tra i pali del Genoa come vice dell'infortunato Perin ha seguito il consiglio speciale da parte di un compagno che poco prima che il nerazzurro tirasse il rigore, si è sbracciato indicando ripetutamente il lato su lquale tuffarsi: "E' stato Cataldi, che mi ha fatto segno di buttarmi a destra, l'ho seguito e ha avuto ragione. Mi ha aiutato, così come Pandev. I rigoristi li studiamo, come studiamo e prepariamo tutto. Il problema è che vedi uno che tira sette volte da una parte e, proprio contro di te, tira dall’altra".